Perché mangiamo animali? La domanda non è banale. E a chi risponde con un nuovo interrogativo («perché non dovremmo?»), è semplice fornire una risposta.
Gli animali fanno parte da sempre della vita dell'uomo, in ogni forma: vivono insieme a noi, li citiamo nelle nostre metafore e nella nostra simbologia («è furbo come una volpe!»), sono i protagonisti del calendario cinese e dello zodiaco. Riempiono i nostri schermi quando va in onda la pubblicità alla televisione: chi non è in grado di accostare un tenero cagnolino alla soffice carta igenica?
Gli animali accompagnano addirittura presidenti e papi nella loro vita privata e, talvolta, pubblica. Allora perché, nonostante questa simbiosi ancestrale, manteniamo con gli animali un rapporto che è sempre di subordinazione e violenza?
Basti pensare ai macelli, alla vivisezione, agli allevamenti intensivi. Tutti, o quasi, ne traiamo vantaggio e ne siamo indirettamente responsabili. Al Festival Vegetariano di Gorizia la dottoressa Annamaria Manzoni ha spiegato in un'esposizione chiara e completa come la nostra mente riesce a nascondere il nostro amore per gli animali, sottomettendolo al nostro appetito. Il tutto in sei piccoli «meccanismi»: (Continua a leggere QUI!)
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