martedì 10 settembre 2013

ROMANIA E RANDAGI: AGGIORNAMENTO AL 10 SETTEMBRE 2013

PURTROPPO, questa mattina, 10 settembre 2013, i Deputati romeni hanno votato (266 favorevoli, 23 contrari, 20 astenuti) a favore del limite di 14 giorni di permanenza nei rifugi dei cani, prima di essere sottoposti ad "eutanasia", se non adottati entro questo breve periodo di tempo, ovvero, un'aspettativa insensata, considerando che, se in Romania la disponibilità all'adozione fosse così alta, unita alla volontà di implementare i programmi di sterilizzazione, il problema del randagismo sarebbe ridotto ai minimi termini.

A seguito di questa decisione, presa a porte chiuse e mentre, fuori dal Parlamento, centinaia di persone protestavano contro questa misura, il referendum del 6 ottobre prossimo non avrà luogo.

Ora, questa nuova, se così si può definire, ondata di odio anti-cani in Romania è stata innescata dalla morte del piccolo Ionut, un bambino di 4 anni che, però, realtà vuole che sia stato violentato, ucciso e il cui cadavere, solo dopo, è stato gettato nei pressi di un branco di cani, ma di questo pochi media romeni parlano, in quanto per i politici la versione del bambino dilaniato dai cani è più vantaggiosa per la loro propaganda anti-randagi, sulla quale hanno costruito un business estremamente lucroso e che, inoltre, serve anche a stornare l'opinione pubblica da ben altri propositi del Governo, tra i quali anche permettere di costruire un'importante miniera d'oro, tramite accordi con la Rosia Montana Gold Corporation, e rendere la Romania il più prezioso giacimento naturale europeo, ovvero un progetto contrastato ostinatamente dagli attivisti ecologisti anti-minerari, negli ultimi 14 anni.

Appare chiara, quindi, la strumentalizzazione dell'opinione pubblica per mano del Governo.

E' bene ricordare, comunque, che l'Italia è l'unica Nazione in cui gli animali NON possono essere sottoposti ad eutanasia, se non quelli malati terminali ed incurabili, o per gravissimi ed irrecuperabili motivi di aggressività.

Gli Stati Uniti stessi, che generosamente esportano la democrazia, sono pieni di rifugi in cui cani e gatti vengono soppressi dopo un breve periodo di permanenza (kill-shelters), se non riscattati da privati o altri rifugi nei quali non uccidono gli ospiti (no-kill-shelters), e il dibattito e la lotta sono sul metodo di soppressione, ovvero l'abolizione delle camere a gas.

E' palese che tutto ciò ci ripugna, in quanto abituati a considerare improponibili tali atteggiamenti, ma maggiormente perché sappiamo che, in Romania, "eutanasia" è solo un sinonimo di: uccidere a bastonate, affogare, soffocare, strangolare, impiccare, bruciare vivi e quant'altro.

E' altrettanto palese la necessità che tutti si continui comunque, senza tregua alcuna, a sostenere qualunque iniziativa atta a convincere la Romania, nonché qualunque altra Nazione, a praticare i programmi di sterilizzazione/registrazione di tutti gli animali sul territorio.

Noi Italiani non siamo, però, immuni da "mea culpa", in quanto è ancora invalsa l'abitudine di non sterilizzare i propri cani e gatti, opponendo insulse obiezioni che si trasformano in tragiche conseguenze; ancora è viva l'usanza di abbandonare i nuovi nati, se non addirittura di ucciderli; di abbandonare animali adulti all'inizio della bella stagione, di omettere il soccorso di quelli infortunati.

I Cittadini più consapevoli ed informati di ogni Stato dell'UE, ma anche del resto del mondo, si chiedono perché il Parlamento europeo non intervenga, una dolorosa domanda, alla quale risponde con cognizione di causa Edo Gandini, Delegato alle Politiche Europee dell’OIPA:

“L'Unione Europea continua a ripetere che non ha competenza per quanto riguarda cani e gatti randagi. Ed effettivamente, ad oggi, questo fatto è reale. Il Parlamento Europeo non ha potere per intervenire in alcun modo, tanto meno con sanzioni che competono alla Corte di Giustizia che, però, non potrebbe fare alcunché in questo caso per i motivi di cui sopra. Alcuni deputati, singolarmente o in gruppo, prendono regolarmente posizione contro queste violenze e a favore degli animali. Ma restano lettere di protesta, certamente autorevoli, ma null'altro. La situazione legislativa, ad oggi, è così, cosa possiamo fare secondo me? Continuare a protestare e pure altro. Innanzitutto non possiamo continuare a dire che la politica fa schifo e basta, e poi lamentarci che la situazione non cambia. Cominciamo a fare in modo che i deputati sensibili ai diritti degli animali siano più di poche unità e questo in ogni Paese dell'Unione Europea. E poi, osserviamo con attenzione ciò che fanno le organizzazioni. Quando sono stato in Macedonia per proporre una legge di riforma della legislazione sul benessere animale, non ero il solo straniero (io ero come Oipa), ma c'era anche una di RSPCA. Ebbene, lei sosteneva che dobbiamo credere alle Autorità, che i cani stanno benissimo in canile e che è necessario cominciare ad eliminarne un buon numero e, quando sono pochi, allora procedere alle sterilizzazioni; io sostenevo che i cani andavano salvati tutti, sterilizzati e rilasciati (ove possibile) e, per dimostrare che la spesa sarebbe stata inferiore, chiesi i budget del canile alle Autorità. Risultato? Io mi sentii dire "complimenti, lei è molto coraggioso" (capisci il messaggio) e lei veniva intervistata dalla televisione pubblica. Così il business dei canili prosegue, così nei bilanci risulta l'acquisto di cibo che nei magazzini non trovi, ecc... Allora cominciamo a mettere le persone giuste al posto giusto. Questo è un ulteriore modo per combattere questa battaglia, secondo me. E a maggio 2014 ci sono le elezioni europee e a dicembre ci sarà anche una nuova Commissione.”

D’altra parte, è immaginabile che l’UE avrebbe comunque difficoltà a perseguire la Romania in quanto, da più parti, invochiamo anche una presa di posizione netta contro altre Nazioni, considerate “importanti e civili”, e che, soprattutto, sono utili all'UE, che è, a tutti gli effetti, niente altro che un'associazione a scopi economico-commerciali, la quale non è interessata ad etica, morale, umanità, se non laddove il suo silenzio provocherebbe maggior scandalo, come riguardo alla pena di morte.

Se il Parlamento europeo si mettesse nelle condizioni di poter perseguire la Romania, allora non potrebbe esimersi dal riprendere la Spagna, per il suo calendario di festività vergognosamente ai danni degli animali, o per la corrida, o per quanto accade nelle famigerate perreras, così come dovrebbe rimproverare anche quei Paesi membri considerati civilissimi, i quali però permettono la zoorastia, ovvero ciò che, a tutti gli effetti, è stupro di animali.

Tutti abbiamo ancora nel cuore la storia di Borko, il cagnolino bulgaro disabile, picchiato nel giardino della sua stessa casa, mentre un equipe televisiva riprendeva il fatto, e del suo papà, un medico che si dedica al salvataggio dei randagi, che il Comune, invece di difendere, voleva addirittura sfrattare di casa, proprio per punire la sua dedizione nei confronti dei più deboli; storia il cui epilogo ci è ad oggi oscuro.

Non abbiamo dimenticato Lennox, vittima delle “liste nere” in Irlanda.

E’ di ieri la notizia che, qui in Italia, degli agenti di Polizia abbiano lasciato morire soffocato un cane, reo di avere, sotto incitamento all’aggressione da parte dei suoi proprietari, sbagliato bersaglio e morso una passante, nonostante le invocazioni degli astanti ad allentargli il cappio al collo.

La situazione degli animali è orribile in ogni Stato della terra, non ha senso disunirci.

Abbiamo il dolore nel cuore, tutti noi, certamente in tutto il mondo, ma è accorata speranza di tutti gli amanti degli animali e attivisti, che nessuno si arrenda allo sconforto e all’impotenza; sono anni che lottiamo, dobbiamo farlo ancora e ancora e ancora, in ogni modo: firmando, inviando lettere, votando ai sondaggi, protestando di persona, partecipando a manifestazioni, presidi e facendo tutto quanto è a nostra disposizione, dobbiamo vincere per sfinimento, perché loro, gli “altri”, sperano che ci si sfinisca noi, per primi, ma noi non daremo questa soddisfazione.

A nessuno. Mai.

Grazie a tutti.

Link agli articoli sugli esiti della votazione al Parlamento romeno:
http://www.ilmondo.it/esteri/2013-09-10/romania-approvata-legge-che-permette-soppressione-cani-randagi_319509.shtml

http://jurnalul.ro/stiri/observator/legea-maidanezilor-votata-astazi-de-deputati-comisiile-parlamentare-cainii-neadoptati-in-14-zile-sa-fie-eutanasiati-651270.html

PER INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA MORTE DEL PICCOLO IONUT:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=424061907700233&set=t.100001930477673&type=1&theater

LINK CORRELATO

Scrivere ad Ambasciata e Consolati Romeni in Italia:
"[AgireOra] [PROTESTA] Nuova legge in Romania per sterminare i cani
11 settembre 2013

Come si legge dal sito dell'associazione Save the Dogs, è appena stata
approvata in Romania una legge che permette di nuovo, come nel 2001,
l'uccisione indiscriminata dei cani vaganti.

Nelle strutture pubbliche i cani verranno uccisi dopo 14 giorni, a meno
che le amministrazioni non abbiano le risorse per mantenerli all'interno
dei canili per un periodo maggiore.

La nuova legge cancella i principi sanciti nella legge 9/2008 che
proibiva l'eutanasia su animali sani e socievoli.

L'intera notizia qui:
http://www.savethedogs.eu/romania-il-parlamento-reintroduce-l%E2%80%99eutanasia-come-strumento-per-la-gestione-del-randagismo/lang-pref/it/#more-15719

Scriviamo all'ambasciata e ai consolati romeni in Italia per protestare:

politia@roembit.orgconsulat.catania@gmail.com,
consulatbologna@gmail.comconsulatmilano@gmx.netinfo@roconsit.com,
paolo.campinoti@consolatodiromania.fi.it,
massimopollio@consolatoromania.ge.itconsolatoromanianapoli@hotmail.it,
consromania@tin.itnpe@eorc.com.mt

oppure, col ";" come separatore:

politia@roembit.orgconsulat.catania@gmail.com;
consulatbologna@gmail.comconsulatmilano@gmx.netinfo@roconsit.com;
paolo.campinoti@consolatodiromania.fi.it;
massimopollio@consolatoromania.ge.itconsolatoromanianapoli@hotmail.it;
consromania@tin.itnpe@eorc.com.mt

Messaggio-tipo da inviare:

-----------------

Spett.le Ambasciata e Consolati della Repubblica Rumena in Italia,

scrivo per unirmi alla protesta per la nuova, crudele legge appena
approvata nella vostra nazione, che consente di nuovo di fare stragi di
cani.
Questa pratica, oltre a essere di una crudeltà estrema, è anche inutile
all'atto pratico: non è così che si ferma il randagismo, ma solo con le
sterilizzazioni, continue e mirate.
Chiedo che venga avviata una SERIA campagna nazionale di sterilizzazioni
e che vengano fermate le uccisioni indiscriminate dei cani vaganti.

In attesa di riscontro porgo distinti saluti,
... nome cognome ..."

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