La recente liberazione di tre visoni da parte di Essere Animali e, ancor di più, la scelta di dare ampia visibilità a questo gesto assumendosene la responsabilità è stato un atto emozionante e coraggioso. Abbiamo colto l’occasione per fare alcune domande agli attivisti di Essere Animali.
Nel vostro comunicato specificate che questo gesto che restituisce la libertà a tre individui animali, e che ovviamente non ha bisogno di ulteriore giustificazione, viene fatto anche in nome degli altri 200.000 visoni prigionieri degli allevamenti italiani. In che modo pensate che questo gesto potrà contribuire alla liberazione anche degli altri visoni rimasti in gabbia?
Questo singolo gesto rientra in un progetto ben più ampio, esso oltre a celebrare la vita in quanto individualità libera e riscattata da una condizione di oppressione, è un’azione compiuta all’interno della campagna Visoni Liberi, una campagna nazionale per l’abolizione di questi allevamenti che si colloca all’interno di un più vasto contesto europeo. Se esaminiamo quindi le condotte strategiche dell’attivismo oltre i confini del nostro paese possiamo notare, anche in assenza di corrispondenze tra le varie associazioni che si battono per la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia, che esistono delle conformità per quanto riguarda le modalità e le prassi programmate all’interno delle varie campagne intraprese.
Per rispondere alla domanda in due parole, possiamo quindi affermare che ... (continua a leggere QUI!)
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