giovedì 16 gennaio 2014

Critica ed autocritica su "BLOCCHIAMO LA MACELLAZIONE IN PIAZZA DEL MAIALE ALLA SAGRA DI MONTIANO - Partito Animalista Europeo"

Ho cancellato questo post volutamente, autocensurandomi...non voglio dividere ma unire le persone, non voglio escludere ma includere, non voglio creare divisioni tra le persone su questi temi... ed ormai troppe parole astiose ed ignoranti sono state spese per questo evento. D'altronde non poteva essere diversamente posto così com'è.
Io do un peso rilevante ed importante alle parole. 
Le parole ci permettono di trasmettere angoscia e cattiveria oppure gioia di vivere e sapienza: io sto dalla parte della gioia di vivere e della sapienza poichè ritengo che gli animali abbiano bisogno di questo, di qualcuno che parli al loro posto ed esponga le loro istanze, di una lotta organizzata per imporre un cambiamento duraturo della società nel senso antispecista e non violento.
Sono animalista, quindi vegan, ed antispecista e mi rendo conto sempre di più che il "nostro" movimento, essendo relativamente giovane, ha bisogno una profonda infusione di filosofia mista a comunicazione: se non si sanno comunicare gli ideali animalisti ed antispecisti, o si comunicano in modo maldestro, di rimando si ottiene solo astio e si rischia di essere banditi come estremisti, terroristi di cui aver paura, deficienti, matti, vestiti male e che mangiano strano
Non è con le barricate, i muri e le urla che si apre il cuore delle persone, ma con la non-violenza, la gentilezza e l'esempio: chiamiamola disobbedienza civile. 
In provincia di Modena ci sarà una sagra simile a quella di Montiano ed abbiamo pensato di redigere un comunicato congiunto firmato dai gruppi animalisti presenti in zona. Tra breve lo pubblicherò in questo blog che vuole essere, come spiegato qui, una specie di cassa di risonanza di idee ed azioni animaliste antispeciste. 
La correttezza viene apprezzata più delle urla, sentite come un atto violento e che una risposta violenta provocano. Magari la breccia nel cuore di qualcuno la si fa. 
Nel suddetto comunicato stampa si esprime il nostro netto e radicale dissenso al patrocinio del Comune per una sagra che spettacolarizza la lavorazione di parti di cadavere di un povero animale fatto nascere, fatto crescere ed ucciso con il solo scopo di cibarsene.
Ricordiamoci sempre che abbiamo una grandissima responsabilità civile e sociale nei confronti degli altri e del pianeta, e che ogni nostro comportamento dev'essere prima di tutto razionalmente meditato e pianificato: non si può più reagire d'istinto ma occorre valutare l'efficacia di qualsiasi nostra azione che deve essere utile al cambiamento in senso antispecista di questa società.

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