lunedì 29 aprile 2013

La procedura sugli animali non è più accettabile by Prof. Claude Reiss

''È dimostrato in modo assolutamente rigoroso che i cromosomi sono caratteristici di ogni specie tanto che non si possono sposare con quelli di un’altra. Allora se testiamo un prodotto su due specie differenti il risultato può essere lo stesso, ma anche opposto. Perciò è inutile fare un esperimento su una specie presa a modello, come un topo o un ratto, perché non è detto che il risultato si possa trasferire sull’uomo. Farlo è un po’ come giocare alla roullette. Si può scegliere la specie da testare e all’interno di questa anche il ceppo animale che conviene. C’è un esempio classico: c’è un tipo di ratto che è molto più ricettivo al tumore di un altro che invece è molto più stabile e risponde meno al tumore. Allora, a seconda di chi mi commissiona la ricerca, e quindi di quello che conviene alla mia carriera, io seleziono la specie e il ceppo animale da testare per ottenere qualsiasi cosa o il suo contrario. Il fatto che la stessa sostanza possa essere dichiarata ‘inoffensiva’ o ‘cancerogena’ a seconda della specie animale utilizzata, fa della sperimentazione animale lo strumento ideale per commercializzare ogni tipo di prodotto, anche se pericoloso, e per mettere a tacere le vittime che osassero fare causa al produttore. La sperimentazione animale è la scelta peggiore che possiamo fare per testare la tossicità di un medicinale. Prendiamo lo scimpanzé, la specie più vicina all'uomo fra quelle normalmente usate in laboratorio. Lo scimpanzé è assolutamente immune all'Aids: il virus non gli fa nulla. Mentre ad esempio il suo fisico si comporta come il nostro col virus dell'Ebola. Vi rendete conto? Come si fa a validare un test su un'altra specie quando le reazioni di questa variano di volta in volta dalle nostre? I modelli murini ad esempio vengono utilizzati perché costano poco, ma soprattutto perché permettono alle case farmaceutiche di ottenere i risultati che vogliono. Prendiamo una sostanza X, ritenuta cancerogena. Se sono il tossicologo di una ditta che vuole mettere sul mercato quel prodotto sceglierò dei topi molto robusti. Ci sono almeno 100 linee differenti di topi, e ognuno si comporta in modo diverso. Prenderò ad esempio i B57L, molto resistenti al cancro. Li nutrirò poco, così che le cellule cancerogene non si inseriscano nei grassi. Alla fine dell'esperimento avrò un risultato positivo: il prodotto non è cancerogeno, ecco l'autorizzazione. La ditta concorrente potrà testare lo stesso prodotto su un'altra linea di topi meno resisteti al cancro ottenendo come risultato lo sviluppo tumorale nel 90 per cento del campione. Non c'è discussione. La procedura sugli animali non è più accettabile''

[Prof. Claude Reiss, Biologo Molecolare, per 35 anni Direttore del CNRS di Parigi, Francia, ed attuale Direttore emerito dello stesso prestigioso istituto di ricerca scientifica, Presidente e fondatore di ''Antidote Europe'']


Fonte: Direct Link Facebook - In Opposizione Alla Sperimentazione Animale

Liberi Tutti!

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