domenica 29 settembre 2013

CONTRO L’OMERTA’ – CONTRO L’INERZIA DELLE ISTITUZIONI - Comitato Antivivisezione Menarini

Il Comitato Antivivisezione Menarini invita tutti ad inviare questa e- mail agli indirizzi indicati. 

Pomezia è uno dei poli vivisettori d’Italia dove insistono realtà come RTC TOXICOLOGY CENTRE e la ancor più grande IRBM SCIENCE PARK. 

Approfittiamo proprio in questa settimana dedicata alla lotta contro la sperimentazione animale per mandare un nostro messaggio, forte e chiaro.

Destinatari: Ministro della Salute – RTC – IRBM – Governo

Oggetto: a piacere per non essere intercettati come spam

lorenzin_b@camera.it, mkt@rtc.it, info@irbm.it, letta_e@camera.it, alfano_a@camera.it, bray_m@camera.it, carrozza_m@camera.it, mariacecilia.guerra@senato.it, orlando_a@camera.it, degirolamo_n@camera.it, lupi_m@camera.it, mario.mauro@senato.it, franceschini_d@camera.it, gaetano.quagliariello@senato.it, kyenge_c@camera.it, dalia_g@camera.it, segreteria.fadda@sanita.it, info@politicheeuropee.it, e.siniscalchi@governo.it, g.scribano@governo.it, sanita.animale@sanita.it, segreteriaministro@sanita.it, usg@mailbox.governo.it, segreteriausg@governo.it, rapportiparlamento@governo.it,

TESTO:

Egregi,

Siamo stanchi dell’omertà che regna tra i ricercatori, siamo stanchi dell’inerzia che pervade le istituzioni.

Siamo stanchi di dover ancora ascoltare le dichiarazioni apocalittiche di alcune personalità, le quali da 50 anni affermano che gli animali nella ricerca scientifica non si possono sostituire e che senza di essi la ricerca in Italia sarebbe bloccata.

Riteniamo inconcepibile che ancora nel 2013 si reputi necessario, scientifico, etico, fare ricerca usando topi, cani, primati o altri animali.

Importanti personalità del mondo scientifico internazionale si sono espresse decisamente contro la sperimentazione animale, definendola fallace. Numerosi laboratori in tutto il mondo hanno avviato progetti di ricerca di e con metodi scientifici avanzati che sostituiscano completamente gli animali.

In Italia tutto è fermo. Gli Istituti di Ricerca privati dichiarano di non poter agire altrimenti, poiché la legge impone loro di sperimentare sugli animali.

Ma ciò che notiamo, con disappunto, è che chi promulga o promuove le leggi è completamente avulso dalla realtà scientifica moderna, dando cieco credito ad affermazioni oscurantiste e obsolete, non destinando, nel contempo, neanche un centesimo alla ricerca di metodi sostitutivi.

I ricercatori scendono in piazza, pochi, affermando che non c’è ricerca senza sperimentazione animale, ma non si pongono neanche lontanamente il problema di richiedere finanziamenti, per poter fare ricerca di metodi che non usino gli animali.

I baroni universitari continuano ad insegnare con metodi obsoleti, poiché è l’unico modo in cui sanno farlo, inculcando nelle menti degli studenti che quella è l’unica via e addirittura boicottando pesantemente chi sceglie l’obiezione di coscienza (strumento che spesso non viene neanche pubblicizzato, come prevede la legge 413 del 1993, nelle università).

I metodi di validazione usati dalla Ecvam presuppongono ancora la comparazione con i risultati ottenuti sugli animali, facendo spesso uso di tessuti animali, invece di prediligere l’indagine clinica e la validazione retrospettiva.

E’ un giro vizioso da cui vogliamo che il nostro Paese esca. Noi non siamo contrari alla ricerca ma vogliamo una ricerca scientifica ed etica sia per l’animale che per l’uomo-cavia.
Sappiamo tutti chi è la vera cavia finale, a cominciare dalle popolazioni povere del terzo mondo, che a fronte di un “consenso Informato” - sono spesso analfabeti – rientrano in programmi di test clinici, molte volte fatali.

Il Parlamento e il Governo hanno recepito, seppur con piccole modifiche, una Direttiva Europea che ha lo scopo commerciale di portare allo stesso livello i laboratori d’Europa, indifferente alle diversità scientifiche e culturali dei vari Paesi.

Noi vogliamo invece che il nostro Paese diventi un Faro nella Ricerca di e con Metodi Sostitutivi Scientifici Avanzati. Vogliamo una Ricerca fervida, creativa e all’avanguardia. Vogliamo INVESTIMENTI, sia pubblici che privati, che ci portino finalmente fuori dall’oscurantismo della sperimentazione sugli Animali.

Vogliamo che i nostri giovani Ricercatori restino in Italia, proprio perché essa sia avanguardia della Modernità, della Scientificità, dell’Etica.

Alla luce di quanto accade nel resto del mondo, noi riteniamo che tutto ciò sia possibile e quindi fortemente lo pretendiamo.

Vi informiamo questa settimana si svolgeranno nel nostro Paese circa 40 presìdi contro la sperimentazione animale.

Questa la pagina facebook degli eventi nazionali https://www.facebook.com/events/145415975658593/


Cordiali Saluti
Nome, cognome, città
____________________________________________________________

"TUTTO STO CASINO PER UN PO' D'OLIO" - Earth Riot (Convivenza Pacifica)


BOLOGNA, sabato 12 ottobre all'interno del Festival di Ecologia Profonda:
18:30 – Impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi (tratteremo di vari argomenti, dagli OGM, all'olio di palma passando dagli allevamenti animali, una panoramica che ci permetta di capire come poterci comportare per diminuire il nostro impatto sul Pianeta e su chi lo abita)


GAMBASSI TERME (FI), sabato 19 ottobre ore 20, CenOliamo senza palme:
campagna #STOPOdP e conferenza per approfondire la tematica "olio di palma", cena vegan etica e sostenibile a base di prodotti Bio a chilometro 0.

Per info e prenotazioni consultare il link dell'evento.

SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO): Proiezioni sul Presente, venerdì 8 novembre ore 20e30 presso la Saletta della Biblioteca di San Giovanni in Persiceto, Piazza Garibaldi:
proiezione del documentario GREEN che ci permetterà di approfondire tutti i danni provocati dal mercato dell'olio di palma.

Per info e conoscere le altre proiezioni in programma consultare il link dell'evento.

Campagna #STOPOdP: come aderire, come contribuire a fermare questo mercato di distruzione!

10 foto di Alejo Sabugo.

- Scattate in Indonesia - 
Orango rimane aggrappato all’ultimo albero della foresta dopo che i bulldozer hanno fatto piazza pulita nella giungla per far posto a piantagioni di palma da olio.
Perchè boicottare prodotti contenenti olio di palma?
Le foto di Alejo danno una risposta più che esauriente!











PAGINA FB DI ALEJO SABUGO AUTORE DELLE FOTO

sabato 28 settembre 2013

Il maiale non è un animale sporco o grasso…è solo la vicinanza all’uomo che lo rende tale.

Il maiale non è un animale sporco o grasso…è solo la vicinanza all’uomo che lo rende tale.

L’essere umano, in particolare il “genere” onnivoro, è l’unica specie al mondo che odia le immagini di violenza e la violenza stessa perpetuata dallo stesso uomo ma ritiene poi necessario utilizzare come tornaconto il risultato di questa violenza attraverso l’alimentazione. Nessun onnivoro che io conosca personalmente riuscirebbe mai ad uccidere un maiale ma questi trova lecito (le proteine Nobili, che sono Nobili perché vincono lo scettro della violenza) l’uccisione del maiale o di qualsiasi animale nato e costretto al macello. Quindi il concetto stesso di violenza, come lo conosciamo o lo intendiamo, viene inevitabilmente delegato inconsciamente ad ALTRI, come se non fossimo stati noi a commettere l’efferato gesto della foto (in realtà è così ma non a livello etico). Moralmente riteniamo di aver assunto un comportamento ineccepibile (quanti di noi si lamentano delle trivellazioni per il greggio ma usano l’automobile?) difronte a noi stessi, o al nostro Dio (che di solito sono la stessa persona) rinunciando ad ogni confronto con chi definiamo “esaltati”, “oltranzisti”, “provocatori Vegan”, semplicemente perché interferisce coi nostri schemi mentali o la nostra coscienza, quasi come un virus con la cellula ("chi non la pensa come me è diverso"). “Tradizioni culinarie, proteine nobili e la storia del leone e la gazzella” rappresentano una delle nostre (loro) ultime autodifese nel NON voler comprendere l’orrore perpetrato dalle nostre papille gustative e dalla nostra coscienza, riconoscendo come “stupido” o “imbecille” (addirittura terrorista) chi dichiara la sua pace nei confronti di chi non vuole uccidere e mangiare. L’onnivoro NON vuole uccidere (coscienza delegata al caso) ma mangia per necessità (stomaco delegato all’ignoranza primordiale del gusto)
Ebbri del nostro smisurato EGO inghiottiamo qualsiasi cosa nello stesso modo in cui inghiottiamo e nascondiamo la nostra coscienza…qualsiasi cosa che non riguardi noi stessi non ci riguarda. Chiunque prova dolore per questa immagine di morte dovrebbe domandarsi 1.000 volte perché il proprio stomaco sia più forte della propria coscienza. Continua a condividere e mettere “Mi Piace” a milioni di cuoricini su facebook, io continuerò ad indignarmi anche per te…ma non puoi continuare per sempre a condividere "cose simpatiche e carine" e cagare cadaveri.
(rp)


FONTE

Legge italiana n. 413/93 per l'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.

Grazie a Marco Grafico.

Art. 1 - Diritto di obiezione di coscienza

I cittadini che, per obbedienza alla coscienza, nell'esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, si oppongono alla violenza su tutti gli esseri viventi, possono dichiarare la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la sperimentazione animale.



Art. 2 - Effetti della dichiarazione di obiezione di coscienza

I medici, i ricercatori ed il personale sanitario dei ruoli dei professionisti laureati, tecnici ed infermieristici, che abbiano dichiarato la propria obiezione di coscienza, non sono tenuti a prendere parte direttamente alle attività e agli interventi specificamente e necessariamente diretti alla sperimentazione animale.



Art. 3 - Modalità per l'esercizio del diritto

L'obiezione di coscienza è dichiarata all'atto della presentazione della domanda di assunzione o di partecipazione a concorso.
Gli studenti universitari dichiarano la propria obiezione di coscienza al docente del corso, nel cui ambito si possono svolgere attività o interventi di sperimentazione animale, al momento dell'inizio dello stesso.
La dichiarazione di obiezione di coscienza può essere revocata in qualsiasi momento.
In sede di prima applicazione, l'obiezione di coscienza è dichiarata dall'interessato al responsabile della struttura presso la quale si svolgono attività o interventi di sperimentazione animale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa.
Tutte le strutture pubbliche e private legittimate a svolgere sperimentazione animale hanno l'obbligo di rendere noto a tutti i lavoratori e agli studenti il loro diritto ad esercitare l'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale. Le strutture stesse hanno inoltre l'obbligo di predisporre un modulo per la dichiarazione di coscienza alla sperimentazione animale a norma della presente legge.



Art. 4 - Divieto di discriminazione

Nessuno può subire conseguenze sfavorevoli per essersi rifiutato di praticare o di cooperare all'esecuzione della sperimentazione animale.
I soggetti che ai sensi dell'articolo 1 dichiarino la propria obiezione di coscienza alla sperimentazione animale hanno diritto, qualora siano lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ad essere destinati, nell'ambito delle dotazioni organiche esistenti, ad attività diverse da quelle che prevedono la sperimentazione animale, conservando medesima qualifica e medesimo trattamento economico.
Nelle università gli organi competenti devono rendere facoltativa la frequenza alle esercitazioni di laboratorio in cui e prevista la sperimentazione animale. All'interno dei corsi sono attivate, entro l'inizio dell'anno accademico successivo alla data di entrata in vigore della presente legge, modalità di insegnamento che non prevedano attività o interventi di sperimentazione animale per il superamnto dell'esame. Le segreterie di facolta assicurano la massima pubblicità del diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.


Facsimile della dichiarazione di obiezione di coscienza per gli studenti universitari
DICHIARAZIONE DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE PER
STUDENTI UNIVERSITARI

Al/Alla.....................

La/Il sottoscritta/o........................

(nome e cognome)

nata/o a ................................il....................

iscritta/o al ............ anno

del Corso di Laurea in................................

numero di matricola...............

presa visione della Legge 12 ottobre 1993 n.413 "Norme sull'obiezione di
coscienza alla sperimentazione animale"
(G.U. n.244 del 16 ottobre 1993)

DICHIARA

la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la
sperimentazione animale ai sensi della stessa Legge n.413, nell'esercizio
del diritto alla liberta di pensiero, coscienza e religione riconosciute
dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dalla Convenzione per
la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta fondamentali e dal
Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,
per l'Anno Accademico.................

nelle esercitazioni.......................................

negli insegnamenti......................................

nelle tesi di laurea..........................

In fede

...................................

data....................


________________________________________________



Grazie a Gigliola Mingozzi!

LINK UNIFE
LINK "NOVIVISEZIONE.ORG"

venerdì 27 settembre 2013

Manifestazione contro il delfinario di Rimini


MANIFESTAZIONE CONTRO IL DELFINARIO DI RIMINI 

SABATO 19OTTOBRE2013 
ORE 15.30
PIAZZA CAVOUR 
RIMINI
Per dire NO alla riapertura del delfinario di Rimini.
Per dire NO allo sfruttamento di qualunque essere vivente.
Perchè nessuno nasce per essere schiavo.
La Liberazione Animale (QUALSIASI animale) può partire anche dalla chiusura definitiva del delfinario di Rimini.
Affinchè chiunque possa diventare Soggetto, non più oggetto della propria esistenza.

FONTE
PETIZIONE




giovedì 26 settembre 2013

giovedì 12 settembre 2013

La disobbedienza civile a sostegno degli animali di progredire cambiamento sociale - Dott. S. O'Sullivan e C McCausland

L’Università di Melbourne ha recentemente lanciato una nuova iniziativa di ricerca: diritti dell’uomo ed etica animale (HRAE), sotto la direzione della professoressa Barbara Creed. I ricercatori Dr. Siobhan O’Sullivan e Chiara McCausland spiegano il legame tra i diritti umani, i diritti degli animali, la disobbedienza civile e il cambiamento sociale.

In una giornata altrimenti irrilevante nel 1955, Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto su un autobus pubblico. Parks volutamente infranse la legge. Come donna di colore residente in Alabama, era tenuta a tenere il suo posto disponibile per un pendolare bianco.

Rosa Parks - ilpost.it
La Signora Parks non viene ricordata come una criminale. Piuttosto, per la maggior parte, le sue azioni sono viste come un importante atto di disobbedienza civile e una pietra miliare nel movimento per i diritti civili americano.

Atti di disobbedienza civile sono per definizione illegali. Ma perseguono un importante scopo sociale “accendono la discussione, possono provocare cambiamenti di politica, e in generale aiutare la società del progresso.

La disobbedienza civile è distinguibile da altri tipi di comportamenti illegali, perché è coscienziosa, pubblica e fatta con l’intenzione di cambiare la legge. Le persone che commettono atti di disobbedienza civile sono tenute a rispettare determinati standard. Esse non devono essere violente e devono fare appello al comune senso di moralità. Solo quando un’attività illegale rispetta questi standard può essere difesa moralmente e socialmente.


La storia dei diritti umani è punteggiata da questi atti notevoli. I primi sostenitori del suffragio femminile hanno aperto la strada a gruppi come il movimento Occupy Wall Street, che hanno espresso la loro protesta contro la crescente disuguaglianza finanziaria. Più di recente, abbiamo visto l’insorgere di attività di disobbedienza in favore degli animali.

Nel mese di marzo, attivisti animalisti del New South Wales ancora una volta hanno catturato immagini di lavoratori del macello che trattano gli animali in modi sia crudeli sia ampiamente socialmente inaccettabili. In questo caso particolare si colpivano, calpestavano, prendevano a calci e decapitavano dei tacchini.
Dopo il filmato i lavoratori responsabili sono stati licenziati, e la comunità ha ancora una volta discusso i meriti delle telecamere a circuito chiuso obbligatorie nei macelli. Questo ragionevole dibattito pubblico, insieme ad appropriate misure disciplinari, sembra un ottimo risultato.
occupy-wall-street-protesters-after-eviction-data www.abc.net.au

Eppure alcuni gruppi di agricoltori australiani hanno risposto chiedendo pene più severe per coloro che catturano tali immagini. Gli interessi agricoli negli Stati Uniti hanno preso una posizione ancora più estrema. Gli animalisti sono stati etichettati “terroristi” e le cosiddette leggi “ag gag” cercano pene straordinariamente severe per coloro che catturano e diffondono immagini di crudeltà verso gli animali.

A nostro avviso, l’azione di coloro che hanno ottenuto le immagini di New South Wales soddisfa esattamente i criteri per una accettabile disobbedienza civile . Non è stata violenta, le immagini sono state pubblicizzate direttamente dopo l’evento, ed è stato fatto per l’esplicito scopo di influenzare la politica pubblica.
Le immagini ottenute illegalmente non solo hanno condotto alla modifica del trattamento degli animali in singole aziende, ma hanno anche favorito ampie discussioni pubbliche su come vengono trattati gli animali nelle aziende agricole.

Se le persone non dispongono di informazioni provenienti da tutte le parti coinvolte, sia da parte degli agricoltori, come da quelle che parlano a nome degli animali, non possono decidere autonomamente quali leggi esse dovrebbero sostenere.
E in assenza di un pubblico informato, i politici non possono redigere una legislazione che rifletta accuratamente il punto di vista della società.

Coloro che infrangono la legge mostrando la sofferenza degli animali sanno che le loro azioni sono illegali. E spesso vengono arrestati o multati come risultato. Ma adempiono anche ad uno scopo sociale, che è quello di permettere al resto di noi di farci un’idea di come gli animali vengano trattati in contesti altrimenti invisibili.

Essi consentono alla comunità ad essere parte del dibattito politico e potranno ben essere ricordati in futuro per il loro contributo ad un bene più grande, e non per l’illegalità delle loro azioni.

La disobbedienza civile ha fatto progredire il nostro pensiero sui diritti umani. Non è meno essenziale per il nostro pensiero relativo ai diritti animali.

FONTE

mercoledì 11 settembre 2013

VEGAN REVOLUTION DAYS! Giornate Antispeciste 13-14-15 Settembre


Con le Giornate Antispeciste del 13-14-15 Settembre vogliamo rilanciare l'esperienza positiva del Vegan Circus Fest, dando continuità al progetto ed affiancandovene altri, come quello "botteghe di paese bio-vegan" e la manifestazione nazionale contro gli allevamenti di visoni. 
Cercheremo per questo evento di consolidare ulteriormente le sinergie e le relazioni instauratesi durante il Vegan Circus, in un clima di collaborazione e solidarietà autogestite ed anti-autoritarie.

La pagina sarà aggiornata con i vari sviluppi riguardanti l'evento di Settembre. Restate sintonizzat*!


L'evento si terrà presso l'Ostello Casale della Mora, a Vignola

*Green Riot - Animal Empathy - VCF Staff*

martedì 10 settembre 2013

ROMANIA E RANDAGI: AGGIORNAMENTO AL 10 SETTEMBRE 2013

PURTROPPO, questa mattina, 10 settembre 2013, i Deputati romeni hanno votato (266 favorevoli, 23 contrari, 20 astenuti) a favore del limite di 14 giorni di permanenza nei rifugi dei cani, prima di essere sottoposti ad "eutanasia", se non adottati entro questo breve periodo di tempo, ovvero, un'aspettativa insensata, considerando che, se in Romania la disponibilità all'adozione fosse così alta, unita alla volontà di implementare i programmi di sterilizzazione, il problema del randagismo sarebbe ridotto ai minimi termini.

A seguito di questa decisione, presa a porte chiuse e mentre, fuori dal Parlamento, centinaia di persone protestavano contro questa misura, il referendum del 6 ottobre prossimo non avrà luogo.

Ora, questa nuova, se così si può definire, ondata di odio anti-cani in Romania è stata innescata dalla morte del piccolo Ionut, un bambino di 4 anni che, però, realtà vuole che sia stato violentato, ucciso e il cui cadavere, solo dopo, è stato gettato nei pressi di un branco di cani, ma di questo pochi media romeni parlano, in quanto per i politici la versione del bambino dilaniato dai cani è più vantaggiosa per la loro propaganda anti-randagi, sulla quale hanno costruito un business estremamente lucroso e che, inoltre, serve anche a stornare l'opinione pubblica da ben altri propositi del Governo, tra i quali anche permettere di costruire un'importante miniera d'oro, tramite accordi con la Rosia Montana Gold Corporation, e rendere la Romania il più prezioso giacimento naturale europeo, ovvero un progetto contrastato ostinatamente dagli attivisti ecologisti anti-minerari, negli ultimi 14 anni.

Appare chiara, quindi, la strumentalizzazione dell'opinione pubblica per mano del Governo.

E' bene ricordare, comunque, che l'Italia è l'unica Nazione in cui gli animali NON possono essere sottoposti ad eutanasia, se non quelli malati terminali ed incurabili, o per gravissimi ed irrecuperabili motivi di aggressività.

Gli Stati Uniti stessi, che generosamente esportano la democrazia, sono pieni di rifugi in cui cani e gatti vengono soppressi dopo un breve periodo di permanenza (kill-shelters), se non riscattati da privati o altri rifugi nei quali non uccidono gli ospiti (no-kill-shelters), e il dibattito e la lotta sono sul metodo di soppressione, ovvero l'abolizione delle camere a gas.

E' palese che tutto ciò ci ripugna, in quanto abituati a considerare improponibili tali atteggiamenti, ma maggiormente perché sappiamo che, in Romania, "eutanasia" è solo un sinonimo di: uccidere a bastonate, affogare, soffocare, strangolare, impiccare, bruciare vivi e quant'altro.

E' altrettanto palese la necessità che tutti si continui comunque, senza tregua alcuna, a sostenere qualunque iniziativa atta a convincere la Romania, nonché qualunque altra Nazione, a praticare i programmi di sterilizzazione/registrazione di tutti gli animali sul territorio.

Noi Italiani non siamo, però, immuni da "mea culpa", in quanto è ancora invalsa l'abitudine di non sterilizzare i propri cani e gatti, opponendo insulse obiezioni che si trasformano in tragiche conseguenze; ancora è viva l'usanza di abbandonare i nuovi nati, se non addirittura di ucciderli; di abbandonare animali adulti all'inizio della bella stagione, di omettere il soccorso di quelli infortunati.

I Cittadini più consapevoli ed informati di ogni Stato dell'UE, ma anche del resto del mondo, si chiedono perché il Parlamento europeo non intervenga, una dolorosa domanda, alla quale risponde con cognizione di causa Edo Gandini, Delegato alle Politiche Europee dell’OIPA:

“L'Unione Europea continua a ripetere che non ha competenza per quanto riguarda cani e gatti randagi. Ed effettivamente, ad oggi, questo fatto è reale. Il Parlamento Europeo non ha potere per intervenire in alcun modo, tanto meno con sanzioni che competono alla Corte di Giustizia che, però, non potrebbe fare alcunché in questo caso per i motivi di cui sopra. Alcuni deputati, singolarmente o in gruppo, prendono regolarmente posizione contro queste violenze e a favore degli animali. Ma restano lettere di protesta, certamente autorevoli, ma null'altro. La situazione legislativa, ad oggi, è così, cosa possiamo fare secondo me? Continuare a protestare e pure altro. Innanzitutto non possiamo continuare a dire che la politica fa schifo e basta, e poi lamentarci che la situazione non cambia. Cominciamo a fare in modo che i deputati sensibili ai diritti degli animali siano più di poche unità e questo in ogni Paese dell'Unione Europea. E poi, osserviamo con attenzione ciò che fanno le organizzazioni. Quando sono stato in Macedonia per proporre una legge di riforma della legislazione sul benessere animale, non ero il solo straniero (io ero come Oipa), ma c'era anche una di RSPCA. Ebbene, lei sosteneva che dobbiamo credere alle Autorità, che i cani stanno benissimo in canile e che è necessario cominciare ad eliminarne un buon numero e, quando sono pochi, allora procedere alle sterilizzazioni; io sostenevo che i cani andavano salvati tutti, sterilizzati e rilasciati (ove possibile) e, per dimostrare che la spesa sarebbe stata inferiore, chiesi i budget del canile alle Autorità. Risultato? Io mi sentii dire "complimenti, lei è molto coraggioso" (capisci il messaggio) e lei veniva intervistata dalla televisione pubblica. Così il business dei canili prosegue, così nei bilanci risulta l'acquisto di cibo che nei magazzini non trovi, ecc... Allora cominciamo a mettere le persone giuste al posto giusto. Questo è un ulteriore modo per combattere questa battaglia, secondo me. E a maggio 2014 ci sono le elezioni europee e a dicembre ci sarà anche una nuova Commissione.”

D’altra parte, è immaginabile che l’UE avrebbe comunque difficoltà a perseguire la Romania in quanto, da più parti, invochiamo anche una presa di posizione netta contro altre Nazioni, considerate “importanti e civili”, e che, soprattutto, sono utili all'UE, che è, a tutti gli effetti, niente altro che un'associazione a scopi economico-commerciali, la quale non è interessata ad etica, morale, umanità, se non laddove il suo silenzio provocherebbe maggior scandalo, come riguardo alla pena di morte.

Se il Parlamento europeo si mettesse nelle condizioni di poter perseguire la Romania, allora non potrebbe esimersi dal riprendere la Spagna, per il suo calendario di festività vergognosamente ai danni degli animali, o per la corrida, o per quanto accade nelle famigerate perreras, così come dovrebbe rimproverare anche quei Paesi membri considerati civilissimi, i quali però permettono la zoorastia, ovvero ciò che, a tutti gli effetti, è stupro di animali.

Tutti abbiamo ancora nel cuore la storia di Borko, il cagnolino bulgaro disabile, picchiato nel giardino della sua stessa casa, mentre un equipe televisiva riprendeva il fatto, e del suo papà, un medico che si dedica al salvataggio dei randagi, che il Comune, invece di difendere, voleva addirittura sfrattare di casa, proprio per punire la sua dedizione nei confronti dei più deboli; storia il cui epilogo ci è ad oggi oscuro.

Non abbiamo dimenticato Lennox, vittima delle “liste nere” in Irlanda.

E’ di ieri la notizia che, qui in Italia, degli agenti di Polizia abbiano lasciato morire soffocato un cane, reo di avere, sotto incitamento all’aggressione da parte dei suoi proprietari, sbagliato bersaglio e morso una passante, nonostante le invocazioni degli astanti ad allentargli il cappio al collo.

La situazione degli animali è orribile in ogni Stato della terra, non ha senso disunirci.

Abbiamo il dolore nel cuore, tutti noi, certamente in tutto il mondo, ma è accorata speranza di tutti gli amanti degli animali e attivisti, che nessuno si arrenda allo sconforto e all’impotenza; sono anni che lottiamo, dobbiamo farlo ancora e ancora e ancora, in ogni modo: firmando, inviando lettere, votando ai sondaggi, protestando di persona, partecipando a manifestazioni, presidi e facendo tutto quanto è a nostra disposizione, dobbiamo vincere per sfinimento, perché loro, gli “altri”, sperano che ci si sfinisca noi, per primi, ma noi non daremo questa soddisfazione.

A nessuno. Mai.

Grazie a tutti.

Link agli articoli sugli esiti della votazione al Parlamento romeno:
http://www.ilmondo.it/esteri/2013-09-10/romania-approvata-legge-che-permette-soppressione-cani-randagi_319509.shtml

http://jurnalul.ro/stiri/observator/legea-maidanezilor-votata-astazi-de-deputati-comisiile-parlamentare-cainii-neadoptati-in-14-zile-sa-fie-eutanasiati-651270.html

PER INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA MORTE DEL PICCOLO IONUT:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=424061907700233&set=t.100001930477673&type=1&theater

LINK CORRELATO

Scrivere ad Ambasciata e Consolati Romeni in Italia:
"[AgireOra] [PROTESTA] Nuova legge in Romania per sterminare i cani
11 settembre 2013

Come si legge dal sito dell'associazione Save the Dogs, è appena stata
approvata in Romania una legge che permette di nuovo, come nel 2001,
l'uccisione indiscriminata dei cani vaganti.

Nelle strutture pubbliche i cani verranno uccisi dopo 14 giorni, a meno
che le amministrazioni non abbiano le risorse per mantenerli all'interno
dei canili per un periodo maggiore.

La nuova legge cancella i principi sanciti nella legge 9/2008 che
proibiva l'eutanasia su animali sani e socievoli.

L'intera notizia qui:
http://www.savethedogs.eu/romania-il-parlamento-reintroduce-l%E2%80%99eutanasia-come-strumento-per-la-gestione-del-randagismo/lang-pref/it/#more-15719

Scriviamo all'ambasciata e ai consolati romeni in Italia per protestare:

politia@roembit.orgconsulat.catania@gmail.com,
consulatbologna@gmail.comconsulatmilano@gmx.netinfo@roconsit.com,
paolo.campinoti@consolatodiromania.fi.it,
massimopollio@consolatoromania.ge.itconsolatoromanianapoli@hotmail.it,
consromania@tin.itnpe@eorc.com.mt

oppure, col ";" come separatore:

politia@roembit.orgconsulat.catania@gmail.com;
consulatbologna@gmail.comconsulatmilano@gmx.netinfo@roconsit.com;
paolo.campinoti@consolatodiromania.fi.it;
massimopollio@consolatoromania.ge.itconsolatoromanianapoli@hotmail.it;
consromania@tin.itnpe@eorc.com.mt

Messaggio-tipo da inviare:

-----------------

Spett.le Ambasciata e Consolati della Repubblica Rumena in Italia,

scrivo per unirmi alla protesta per la nuova, crudele legge appena
approvata nella vostra nazione, che consente di nuovo di fare stragi di
cani.
Questa pratica, oltre a essere di una crudeltà estrema, è anche inutile
all'atto pratico: non è così che si ferma il randagismo, ma solo con le
sterilizzazioni, continue e mirate.
Chiedo che venga avviata una SERIA campagna nazionale di sterilizzazioni
e che vengano fermate le uccisioni indiscriminate dei cani vaganti.

In attesa di riscontro porgo distinti saluti,
... nome cognome ..."

lunedì 9 settembre 2013

FIACCOLATA PER LE VITTIME DEI MATTATOI - ROMA - Coordinamento Antispecista


MANIFESTAZIONE IN FORMA STABILE, DAVANTI AL MATTATOIO DI ROMA

Una fiaccola per tutte le vittime del massacro che avviene quotidianamente dentro le mura dei mattatoi di tutto il mondo. Uno orrendo sterminio di miliardi di vite innocenti.

Per rendere omaggio a tutti questi individui senza nome che, a causa di un destino deciso da qualcun altro, nascono per essere uccisi senza pietà al termine di una triste e squallida esistenza, fatta di atroci patimenti e di violenze. 

Ogni città ha il suo mattatoio, lugubre cattedrale di morte e violenza, ove orribili delitti vengono commessi su esseri indifesi, lontano dagli occhi e dalle coscienze, dove non c’è spazio per la pietà e la compassione. In questi luoghi si compie l’atto finale di un atroce dramma: la condanna di un intero popolo senza colpe e senza alcuna possibilità di appello. Un olocausto senza fine.

Noi vogliamo portare l’attenzione su questi luoghi che tutti sembrano fingere di non conoscere, vogliamo dare un volto ed una voce a coloro che lì dentro hanno perso la vita e donare un lume di speranza a tutti quelli che ancora devono venire. Perché un giorno tutto questo orrore abbia fine, perché ogni lager venga chiuso ed al suo posto nasca un luogo dove coltivare la vita. Per un futuro senza campi di sterminio, un mondo dove ognuno possa vivere, amare, ma soprattutto, morire secondo la propria natura e non per mano di un boia.

Una luce per illuminare le coscienze e far vedere al mondo che si tratta di vite e non 

di numeri. E’ giunto il momento di cambiare le regole di un sistema sbagliato.

"I nostri nipoti un giorno ci chiederanno: "Dov'eri tu durante l'Olocausto degli animali? Che cosa hai fatto per fermare questi crimini orribili?" A quel punto, non potremo usare la stessa giustificazione per la seconda volta, dicendo che non lo sapevamo." Helmut Kaplan

ulteriori info: FONTE
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UNA BATTAGLIA PER LA VERA SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA. IL SILENZIO DEI LABORATORI CONTRO IL CLAMORE DI UNA PIAZZA.

E’ dal 23 luglio 2013 che i fratelli Biviano, insieme ad altri malati, sono in presidio permanente, tra l’indifferenza generale e quella colpevole degli organi di informazione, per avere il diritto alle cure “compassionevoli” che nessuno Stato dovrebbe negare ai propri cittadini.

Queste persone sono in costante pericolo di morte e vivono atroci sofferenze, soltanto perché i poteri forti e la lobby del farmaco hanno deciso che prima di poter avere accesso alla cura Stamina, bisogna fare una sperimentazione “seria”.

Così la chiamano loro. Seria? Quindi cominciare tutta la trafila, a cominciare dagli animali, che verrebbero massacrati a centinaia senza dare alcun risultato certo, quando ci sono persone, come questi malati, che si propongono per primi ed essere loro stessi le cavie di questa sperimentazione?

Bisognerebbe aspettare anni per accumulare una mole di dati incerti, quando queste persone già affermano di avere dei grandi miglioramenti con questa cura? Non guariscono, ma migliorano molto la qualità della vita. Ed al momento non esistono alternative.

Cosa c’è dietro tutto questo? Profitto a vantaggio delle case farmaceutiche e i loro compagni di merenda.

Perché? Ve lo spieghiamo subito. Questa cura si risolve in pratica in un trapianto o autotrapianto di cellule staminali (non embrionali, ma adulte) mesenchimali, che prelevate dall’organismo vengono messe in coltura e poi reinserite nell’organismo stesso. Il tutto a costi minimi.

Cosa vogliono fare invece loro? I grandi luminari? Vogliono far passare questa cura, dopo la “dovuta e scientifica” sperimentazione, da trapianto a farmaco su cui avere un brevetto!

INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE CHE SI TERRA’ A MONTECITORIO IL 10 SETTEMBRE 2013 ALLE ORE 9.00

ALLA MANIFESTAZIONE SARA’ PRESENTE ANCHE IL PROF. BRUNO FEDI DA NOI INVITATO.

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