Mar, 15/10/2013 - 22:14
Cina
Il TG1 trasmette in esclusiva le immagini della vittoria ottenuta da Animal Equality, in collaborazione con il Centro Volontari di Guangzhou: trentatré rivenditori di cani e gatti, e un macello di cani chiudono grazie alla nostra investigazione.
Le immagini ottenute dagli investigatori di Animal Equality sono state utilizzate da attivisti cinesi del Centro Volontari di Guangzhou per denunciare alle autorità il commercio illegale che si svolge in questo luogo.
Trentatré rivenditori di carne di cane e gatto all'interno del mercato I Tre uccelli di Dali, e un macello dei cani, tutti situati a Nanhai - Foshan (Guangdong), sono stati chiusi dalle autorità cinesi a seguito dell’investigazione condotta da Animal Equality in collaborazione con il Centro Volontari di Guangzhou.
Le immagini ottenute dagli investigatori sono state utilizzate da attivisti cinesi per denunciare alle autorità il commercio illegale, la violazione delle norme di bio sicurezza, la mancanza dei vaccini e dei certificati di origine dei cani (dato che la maggior parte di questi animali provengono dalla strada o sono rubati da trafficanti che entrano nelle case con la precisa intenzione di rapirli). Durante il raid, la polizia ha sequestrato più di 600 tra cani e gatti.
Le autorità di Nanhai hanno inoltre chiuso un macello situato vicino al mercato che veniva utilizzato dai commercianti per rifornire i ristoranti locali. Durante l’intervento della polizia sono stati trovati più di cento cani in gabbia, molti di loro feriti e disidratati, altri già morti.
Trentatré rivenditori di carne di cane e gatto all'interno del mercato I Tre uccelli di Dali, e un macello dei cani, tutti situati a Nanhai - Foshan (Guangdong), sono stati chiusi dalle autorità cinesi a seguito dell’investigazione condotta da Animal Equality in collaborazione con il Centro Volontari di Guangzhou.
Le immagini ottenute dagli investigatori sono state utilizzate da attivisti cinesi per denunciare alle autorità il commercio illegale, la violazione delle norme di bio sicurezza, la mancanza dei vaccini e dei certificati di origine dei cani (dato che la maggior parte di questi animali provengono dalla strada o sono rubati da trafficanti che entrano nelle case con la precisa intenzione di rapirli). Durante il raid, la polizia ha sequestrato più di 600 tra cani e gatti.
Le autorità di Nanhai hanno inoltre chiuso un macello situato vicino al mercato che veniva utilizzato dai commercianti per rifornire i ristoranti locali. Durante l’intervento della polizia sono stati trovati più di cento cani in gabbia, molti di loro feriti e disidratati, altri già morti.
In Italia il TG1 ha trasmesso in esclusiva questo importante risultato con le immagini inedite della chiusura dei rivenditori di cani e gatti, e del macello chiusi a seguito della nostra investigazione. Guarda il servizio, a cura di Roberta Badaloni:Nell'edizione del TG1 delle ore 13.30 di martedì 15 ottobre 2013, un servizio a cura di Roberta Badaloni ha mostrato in anteprima in Italia le immagini dell'operazione congiunta che ha portato alla chiusura di 33 rivenditori di carne di cane e gatto all'interno del mercato 'I Tre Uccelli' di Dali (Sud della Cina) e di un macello clandestino poco distante dal mercato. Tutto questo in seguito alla pubblicazione dell'indagine di Animal Equality e alla stretta collaborazione con gli attivisti cinesi del Gruppo Volontari di Guangzhou che assieme alle forze dell'ordine cinesi hanno coordinato sul territorio la chiusura ed il sequestro di circa 600 tra cani e gatti.
Dal momento che l'allevamento, il commercio e l'uccisione di cani a scopo alimentare non è esplicitamente vietato in Cina, la chiusura di questi luoghi è stata basata principalmente su un problema di bio sicurezza, poiché i proprietari non disponevano del certificato di origine e del vaccino per ogni cane. (continua a leggere QUI!)
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