lunedì 23 dicembre 2013

Il vero prezzo di un biscotto - Rai Expo





La foresta pluviale viene bruciata per far posto alle piantagioni di palma da olio. Per produrre olio che finisce in centinaia di prodotti che mangiamo ogni giorno.




È giusto che un biscotto costi così tanto?

Se scegliessimo quali problemi ambientali affrontare sulla base della gravità del problema e sulla fattibilità (anche a livello personale) della soluzione, l’impatto ambientale delle piantagioni di palma da olio vincerebbe a mani basse.

Neppure Pechino soffre quanto soffre Singapore quando nei paesi vicini si brucia la foresta tropicale per fare posto alle piantagioni. La “Bibbia” sull’argomento è una documentatissima voce di Wikipedia. Nella bibliografia della voce c’è anche una rassegna stampa completa.

Un breve video del WWF internazionale e alcune pagine del sito del Worldwatch Institute forniscono un’ottima introduzione al problema.

Non tutto l’olio di palma ha lo stesso impatto ambientale. Una (piccola) parte proviene da piantagioni con una certificazione di sostenibilità rilasciata dal Roundtable of Sustainable Palm Oil, un’organizzazione creata nel 2004 dal WWF internazionale insieme a una serie di produttori e altri stakeholder, comprese grandi aziende come Nestlè e Barilla. Il WWF la racconta così, ma Greenpeace nutre dubbi sulla reale sostenibilità anche di questa produzione.

In diversi paesi sono stati prodotti degli elenchi di prodotti commercialicontenenti olio di palma. Non abbiamo trovato liste analoghe relative all’Italia, ma esistono anche produttori che hanno deciso di non utilizzarlo più. Dal 14 ottobre 2014, tuttavia, sulle etichette dei prodotti alimentari dovrà essere specificato il tipo di olio o di grasso utilizzato.

Fino ad alcuni anni fa, l’olio di palma era anche sospettato di contribuire allo sviluppo delle malattie cardiovascolari, accusa dalla quale è poi stato assolto. Paradossalmente, questo potrebbe portare a un nuovo, forte aumento della sua produzione in quanto dovrebbe sostituire i grassi idrogenati (che fanno sicuramente male) nella preparazione di moltissimi alimenti confezionati.

FONTE e VIDEO


Nessun commento:

Posta un commento

Ti invito a commentare con parole costruttive altrimenti il tuo commento non sarà pubblicato.