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La sperimentazione animale è costellata di dolore e di incongruenze. Se nel 1899 avesse dovuto superare i test che oggi sono obbligatori, addio aspirina.
C’è qualcosa di strano, qualcosa che non quadra tra il vertiginoso sviluppo tecnologico che è la cifra del nostro tempo e la “voglia di animali” che esprimono i protagonisti della ricerca chimica e farmaceutica. In nessun altro settore scientifico i protocolli sperimentali sono ancora gli stessi di 50 o 60 anni fa. Qui invece sì: ed è tanto più sconcertante quanto più controversi sono i risultati che così si ottengono.
L’analisi di ventinove studi eseguiti sulla trielina ha messo a nudo un’allarmante cacofonia di voci: “Sei studi l’hanno giudicata non-cancerogena; dieci l’hanno trovata cancerogena per gli animali ma difficilmente cancerogena per gli umani; nove hanno stimato che fosse un possibile fattore cancerogeno per l’uomo ma senza riscontri epidemiologici; quattro lo hanno valutato presumibilmente cancerogeno per l’uomo con positivi riscontri epidemiologici”. A riferirlo è uno dei più noti tossicologi al mondo, Thomas Hartung, che dal 2002 al 2008 è stato a capo dell’Ecvam, il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi e ora dirige il Caat, Centro per le alternative ai test con gli animali della Johns Hopkins University, e insegna all’Università di Costanza. (continua a leggere QUI!)
CANI, GATTI, CONIGLI SCUOIATI VIVI. NON COMPRATE CAPI CON INSERTI IN PELLICCIA IN NEGOZI CHE IMPORTANO DALLA CINA. ANCHE QUANDO IL MARCHIO E' ITALIANO O EUROPEO, LEGGETE L'ETICHETTA CHE VI DIRA' DA DOVE VIENE IL CAPO. PER IL RESTO NESSUNO VI DIRA' MAI SE QUEL POMPON DI PELLICCIA ERA DI FIDO O DI MICIO. FERMATE QUESTA ATROCITA'
RispondiEliminahttp://www.unmondoditaliani.com/gatti-e-cani-scuoiati-vivi-non-comprate-a-piazza-italia-importano-dalla-cina-capi-con-inserti-di-morte-20131229.htm
Inserti di pelliccia di gatto e di cane, e di coniglio d'angora, che in Cina vengono scuoiati vivi per non perdere tempo e danaro in “inutile” anestesia La loro agonia è lenta e terribile. Viene in mente il martirio di San Bartolomeo ritratto da Michelangelo nella Cappella Sistina.