SABATO 1 GIUGNO – VERONA
CORTEO CONTRO LA VIVISEZIONE
Appuntamento ore 15.30 – Piazza Brà
PER LA LIBERAZIONE DEI 32 BEAGLE PRIGIONIERI DI APTUIT
La vicenda dei 32 beagle arrivati a marzo nei laboratori Aptuit (partner di GlaxoSmithKline) di Verona ha scatenato una protesta che non si ferma da ormai due mesi. Una protesta che è solo il culmine di un movimento che sta cercando di opporsi in ogni modo alla sofferenza inflitta a 900.000 animali ogni anno nei laboratori italiani. Una sofferenza celata, tenuta segreta, ma che sta venendo a galla e sta muovendo un numero sempre crescente di persone.
Saremo a Verona per chiedere ancora a gran voce, in un coro unito e forte, la liberazione di questi 32 cani e la fine degli esperimenti su tutti gli animali detenuti nei laboratori Aptuit.
PER DIRE NO ALLE TORTURE
Quello dei laboratori è un mondo fatto di gabbie e prigionia prima di tutto. I ricercatori si prodigano a difendersi parlando di benessere e di esperimenti fatti sotto anestesia. Ma per opporsi a quanto accade nei centri di ricerca ci basta solo l’idea di un animale privato della libertà e della vita, chiuso in una gabbia o in una piccola scatola, ridotto a cosa e non più a qualcuno, ridotto a “materiale da esperimento”.
Ci basta pensare agli occhi che chiedono libertà, alla privazione sensoriale in cui nascono e crescono questi individui. Ci basta pensare a quello che abbiamo visto nei rari momenti in cui le porte dei laboratori si sono aperte ed i documenti video hanno mostrato l’orrore degli esperimenti. Ci basta guardare negli occhi uno dei 2.700 beagle di Green Hill o uno dei 300 topi liberati dalla Facoltà di Farmacologia dell’Università di Milano, scampati ad una morte atroce, occhi liberi di vedere il mondo fuori dalle sbarre grazie alla lotta che abbiamo portato avanti instancabilmente.
Saremo a Verona per loro, per tutti gli animali prigionieri.
PER CONTRASTARE LE MENZOGNE DEI VIVISETTORI
I ricercatori ci temono, vedono vacillare il trono su cui si erano innalzati, vedono vacillare il consenso ottenuto con decenni di menzogne e di porte blindate. E così dopo l’eclatante azione di Milano, che ha violato uno dei loro templi della sofferenza, eccoli che si mobilitano.
Proprio il 1 giugno saranno a Milano per una protesta chiamata “animali e ricerca: insieme per la vita”, una protesta dal nome ingannevole e in cui difendono la necessità scientifica di utilizzare animali per gli esperimenti, ammantandola di falsità a difesa del loro operato e sminuendo, come sempre, la sofferenza inflitta su un numero incredibile di esseri viventi. Continuano a cercare consensi utilizzando discorsi emotivi, non scientifici o concreti, a raccontare la paradossale storiella del topo che salva un bambino e degli animalisti che vogliono fermare la ricerca e condannare a morte i malati di tutto il mondo. Purtroppo la morte di decine di miliardi di topi ne ha salvati ben pochi di bambini e se c’è qualcuno che mostra un reale interesse per il loro futuro quelli siamo noi, che cerchiamo sempre di mettere a nudo un sistema economico senza scrupoli, a cui la ricerca e le farmaceutiche non sfuggono, che miete vittime animali ed umane allo stesso tempo, indistintamente.
Saremo a Verona per ribattere con la verità e i fatti alle menzogne che da troppo tempo la lobby della vivisezione propina al grande pubblico.
Ora più che mai è il momento di farsi sentire e di essere in strada, per tutti gli animali ancora nei laboratori.
Non mancare!
CORTEO CONTRO LA VIVISEZIONE
Appuntamento ore 15.30 – Piazza Brà
PER LA LIBERAZIONE DEI 32 BEAGLE PRIGIONIERI DI APTUIT
La vicenda dei 32 beagle arrivati a marzo nei laboratori Aptuit (partner di GlaxoSmithKline) di Verona ha scatenato una protesta che non si ferma da ormai due mesi. Una protesta che è solo il culmine di un movimento che sta cercando di opporsi in ogni modo alla sofferenza inflitta a 900.000 animali ogni anno nei laboratori italiani. Una sofferenza celata, tenuta segreta, ma che sta venendo a galla e sta muovendo un numero sempre crescente di persone.
Saremo a Verona per chiedere ancora a gran voce, in un coro unito e forte, la liberazione di questi 32 cani e la fine degli esperimenti su tutti gli animali detenuti nei laboratori Aptuit.
PER DIRE NO ALLE TORTURE
Quello dei laboratori è un mondo fatto di gabbie e prigionia prima di tutto. I ricercatori si prodigano a difendersi parlando di benessere e di esperimenti fatti sotto anestesia. Ma per opporsi a quanto accade nei centri di ricerca ci basta solo l’idea di un animale privato della libertà e della vita, chiuso in una gabbia o in una piccola scatola, ridotto a cosa e non più a qualcuno, ridotto a “materiale da esperimento”.
Ci basta pensare agli occhi che chiedono libertà, alla privazione sensoriale in cui nascono e crescono questi individui. Ci basta pensare a quello che abbiamo visto nei rari momenti in cui le porte dei laboratori si sono aperte ed i documenti video hanno mostrato l’orrore degli esperimenti. Ci basta guardare negli occhi uno dei 2.700 beagle di Green Hill o uno dei 300 topi liberati dalla Facoltà di Farmacologia dell’Università di Milano, scampati ad una morte atroce, occhi liberi di vedere il mondo fuori dalle sbarre grazie alla lotta che abbiamo portato avanti instancabilmente.
Saremo a Verona per loro, per tutti gli animali prigionieri.
PER CONTRASTARE LE MENZOGNE DEI VIVISETTORI
I ricercatori ci temono, vedono vacillare il trono su cui si erano innalzati, vedono vacillare il consenso ottenuto con decenni di menzogne e di porte blindate. E così dopo l’eclatante azione di Milano, che ha violato uno dei loro templi della sofferenza, eccoli che si mobilitano.
Proprio il 1 giugno saranno a Milano per una protesta chiamata “animali e ricerca: insieme per la vita”, una protesta dal nome ingannevole e in cui difendono la necessità scientifica di utilizzare animali per gli esperimenti, ammantandola di falsità a difesa del loro operato e sminuendo, come sempre, la sofferenza inflitta su un numero incredibile di esseri viventi. Continuano a cercare consensi utilizzando discorsi emotivi, non scientifici o concreti, a raccontare la paradossale storiella del topo che salva un bambino e degli animalisti che vogliono fermare la ricerca e condannare a morte i malati di tutto il mondo. Purtroppo la morte di decine di miliardi di topi ne ha salvati ben pochi di bambini e se c’è qualcuno che mostra un reale interesse per il loro futuro quelli siamo noi, che cerchiamo sempre di mettere a nudo un sistema economico senza scrupoli, a cui la ricerca e le farmaceutiche non sfuggono, che miete vittime animali ed umane allo stesso tempo, indistintamente.
Saremo a Verona per ribattere con la verità e i fatti alle menzogne che da troppo tempo la lobby della vivisezione propina al grande pubblico.
Ora più che mai è il momento di farsi sentire e di essere in strada, per tutti gli animali ancora nei laboratori.
Non mancare!
FRECCIA 45 – www.freccia45.org
COORDINAMENTO FERMARE GREEN HILL - www.fermaregreenhill.net
COMITATO MONTICHIARI CONTROGREENHILL-montichiaricontrogreenhill .blogspot.com
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