lunedì 25 novembre 2013

Diossina: e' allarme per le uova in Lombardia - Roberta Ragni

Foto: www.peacelink.it
Diossina e policlorobifenili (PCB) in misura superiore al limite consentito dalla legge europea nelle uova di 23 allevamenti su 30. Sono questi i primi allarmanti risultati del Piano di monitoraggio del Ministero della Salute che prevede la verifica della presenza di sostanze contaminanti nelle uova e nel latte nei 57 siti inquinati di interesse nazionale (7 quelli lombardi).
Con il campione analizzato dall'Azienda Sanitaria Locale della Lombardia è emerso che nel 76% dei pollai d'allevamento lombardi, industriali o artigianali, sono state riscontrate sostanze cancerogene in misura superiore al limite consentito dalla legge europea (5 picogrammi per ogni grammo di grasso). Le uova contengono diossina e policlorobifenili (PCB) in 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e la Provincia di Monza Brianza, in 15 allevamenti di Cerro al Lambro (MI) e in 9 di Mantova e dintorni (tre in città, due a Bigarello, uno a San Giorgio, Porto Mantovano, Marmirolo e Borgoforte).
Il monitoraggio sugli allevamenti rurali rientra nel piano triennale di controlli programmato dal Ministero della Salute per valutare la presenza di contaminanti in alimenti di origine animale (uova e latte) prodotti nelle zone a maggior impatto ambientale individuati come Siti di Interesse Nazionale (SIN). Entro la fine dell'anno  si concluderà anche nelle aree di Milano Bovisa, Pioltello-Rodano e Brescia-Caffaro.
Già lo scorso anno, però, in un pollaio a Ospitaletto (BS) che offre prodotti a chilometri zero esorge a due passi da un'acciaieria, sono stati riscontrati tassi di contaminazione quasi doppi rispetto ai limiti imposti dalla normativa europea. (continua a leggere QUI!)


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