lunedì 29 aprile 2013

Andranno all'asta come mobili i cuccioli sequestrati e la protesta via e.mail

Roma, 29 aprile 2013 - Decisione inaspettata. Venticinque cuccioli che erano stati sequestrati dai carabinieri a febbraio a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, saranno messi all'asta per decisione della Procura della Repubblica di San Benedetto del Tronto. 
Per portare a termine questa operazione è stato anche allestito un sito internet su cui sono riportate tutte le indicazioni di interesse dei possibili compratori. Il Corpo Forestale dello Stato è stato incaricato di portare a compimento il provvedimento giudiziario che ha scatenato una tempesta di polemiche. 
La rivolta è capeggiata dall'associazione Arca 2000, (Continua a leggere QUI!)
Fonte: Quotidiano Net - Animali


CUCCIOLI SEQUESTRATI ALL’ASTA PER DECISIONE DELLA FORESTALE E DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ASCOLI PICENO

VERGOGNA!!

Cari amici v’invitiamo a sottoscrivere la protesta contro la decisione di mettere all’asta i cuccioli sequestrati un mese e mezzo fa dai carabinieri di S.Benedetto del Tronto e destinati ad alcuni commercianti della provincia. Gli animali (molti dei quali sono deceduti in quanto malati) dopo essere stati affidati ad una locale associazione zoofila, saranno dati all’asta per decisione delle Forestale di S.Benedetto del Tronto e della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno
Come potete leggere dal sito che è stato all’uopo approntato, i cuccioli saranno affidati dietro un compenso minimo al miglior offerente e senza alcun controllore e post affido http://www.astasequestrocuccioli.it/index.php
Protestiamo numerosi, perché gli animali non sono un paio di braghe da svendere ad un’asta!
Le istituzioni dovrebbero farsi portatrici di ben altri esempi di rispetto per la vita animale.


Fare copia e incolla del seguente appello di protesta e inviarlo a:

cs.sanbenedettodeltronto@corpoforestale.it
cc: ascoli@ilmessaggero.it, buongiornoregione.marche@rai.it, c.piunti@jant.it, collie@alice.it, giornalettismo@gmail.com, info@ecostampa.it, info@ilpuntosullariviera.it, info@julienews.it, info@link-italia.net, info@movimentocinquestellesbt.it, info@tvcentromarche.it, laprovinciamarche@libero.it, laprovinciamarche@libero.it, redazione.ap@ilquotidiano.it, redazione@greenme.it, redazione@ilcittadinodirecanati.it, redazione@ilmascalzone.it, redazione@laprovinciamarche.it, redazione@tvcentromarche.it, redazione@viveremarche.it, sanbenedetto@corriereadriatico.it, sbenedetto@ilmessaggero.it, tg.marche@rai.it, cultura.interna@regione.marche.it, redazione@picusonline.it, cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net, sanita.animale@sanita.it, info@gomarche.it, info@marchenotizie.net, redazione@marcheeventi.it, vdg.segreteria@corpoforestale.it, silvia.mastrantonio@quotidiano.net, arcanimali@tiscali.it, cp.ascolipiceno@corpoforestale.it

Testo da inviare:
"Spett. Corpo Forestale condanniamo fortemente la decisione di mettere all’asta i cuccioli sequestrati lo scorso febbraio a seguito di un fermo dei Carabinieri di S.Benedetto del Tronto. Sono animali che avrebbero bisogno di un’adozione sicura e gratuita, basata solo su requisiti di affidabilità dei richiedenti con controlli pre e post affido e non dietro un compenso al miglior offerente, come se i cuccioli fossero un paio di braghe!

Da anni ci battiamo per una diversa concezione della vita animale, e quando si apprendono di provvedimenti del genere addirittura presi dalla Procura della Repubblica rimaniamo sconcertati.

Vi preghiamo pertanto di retrocedere da questa decisione diseducativa che afferma il principio di mercificazione della vita animale.


Distinti saluti
Nome e cognome

città"


Altri link informativi qui: 
http://www.greenme.it/informarsi/animali/10281-cuccioli-asta-san-benedetto
http://www.all4animals.it/2013/04/30/ascoli-piceno-i-cuccioli-sequestrati-ai-trafficanti-finiscono-allasta/

La lettera d’addio di un cane condannato all’eutanasia in canile | All4Animals

“Quando mi hai messo il guinzaglio, ho creduto che andassimo a divertirci da qualche parte. (Continua a leggere QUI!)

Fonte: All4Animals

La procedura sugli animali non è più accettabile by Prof. Claude Reiss

''È dimostrato in modo assolutamente rigoroso che i cromosomi sono caratteristici di ogni specie tanto che non si possono sposare con quelli di un’altra. Allora se testiamo un prodotto su due specie differenti il risultato può essere lo stesso, ma anche opposto. Perciò è inutile fare un esperimento su una specie presa a modello, come un topo o un ratto, perché non è detto che il risultato si possa trasferire sull’uomo. Farlo è un po’ come giocare alla roullette. Si può scegliere la specie da testare e all’interno di questa anche il ceppo animale che conviene. C’è un esempio classico: c’è un tipo di ratto che è molto più ricettivo al tumore di un altro che invece è molto più stabile e risponde meno al tumore. Allora, a seconda di chi mi commissiona la ricerca, e quindi di quello che conviene alla mia carriera, io seleziono la specie e il ceppo animale da testare per ottenere qualsiasi cosa o il suo contrario. Il fatto che la stessa sostanza possa essere dichiarata ‘inoffensiva’ o ‘cancerogena’ a seconda della specie animale utilizzata, fa della sperimentazione animale lo strumento ideale per commercializzare ogni tipo di prodotto, anche se pericoloso, e per mettere a tacere le vittime che osassero fare causa al produttore. La sperimentazione animale è la scelta peggiore che possiamo fare per testare la tossicità di un medicinale. Prendiamo lo scimpanzé, la specie più vicina all'uomo fra quelle normalmente usate in laboratorio. Lo scimpanzé è assolutamente immune all'Aids: il virus non gli fa nulla. Mentre ad esempio il suo fisico si comporta come il nostro col virus dell'Ebola. Vi rendete conto? Come si fa a validare un test su un'altra specie quando le reazioni di questa variano di volta in volta dalle nostre? I modelli murini ad esempio vengono utilizzati perché costano poco, ma soprattutto perché permettono alle case farmaceutiche di ottenere i risultati che vogliono. Prendiamo una sostanza X, ritenuta cancerogena. Se sono il tossicologo di una ditta che vuole mettere sul mercato quel prodotto sceglierò dei topi molto robusti. Ci sono almeno 100 linee differenti di topi, e ognuno si comporta in modo diverso. Prenderò ad esempio i B57L, molto resistenti al cancro. Li nutrirò poco, così che le cellule cancerogene non si inseriscano nei grassi. Alla fine dell'esperimento avrò un risultato positivo: il prodotto non è cancerogeno, ecco l'autorizzazione. La ditta concorrente potrà testare lo stesso prodotto su un'altra linea di topi meno resisteti al cancro ottenendo come risultato lo sviluppo tumorale nel 90 per cento del campione. Non c'è discussione. La procedura sugli animali non è più accettabile''

[Prof. Claude Reiss, Biologo Molecolare, per 35 anni Direttore del CNRS di Parigi, Francia, ed attuale Direttore emerito dello stesso prestigioso istituto di ricerca scientifica, Presidente e fondatore di ''Antidote Europe'']


Fonte: Direct Link Facebook - In Opposizione Alla Sperimentazione Animale

Liberi Tutti!

FERMIAMO LA STRAGE DI NUTRIE A TREVISO (inviate mail di protesta) by "OIPA Treviso"


E' INIZIATA LA STRAGE, ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI!

Ieri (25aprile2013) è partito ufficiosamente nella provincia di Treviso il “PIANO DI CONTROLLO DELLA NUTRIA” o meglio lo STERMINIO DELLA NUTRIA! Cacciatori muniti di pettorina consegnata dalla provincia potranno liberamente girare per le campagne e abbattere a colpi d’arma da fuoco un numero illimitato di nutrie, l’alternativa sarà catturarle mediante gabbia trappola e sopprimerle.

Da un punto di vista igienico sanitario la Nutria, salvo casi particolari, non rappresenta alcun genere di pericolo e ciò è dimostrato dalle analisi effettuate dagli Istituti Zooprofilattici.

Non è giusto che siano gli animali a pagare con la vita gli errori dell’uomo ed è importante che ognuno possa prendere coscienza di questo in modo da optare per soluzioni eticamente e scientificamente efficaci e biocompatibili. L'uomo arreca danni di gran lunga superiori all'ambiente e ai suoi simili. Se non uccidessero le volpi (come stanno facendo in alcune regioni: vedi caccia in tana per uccidere i cuccioli) ci sarebbe una selezione naturale, altra alternativa sarebbe la sterilizzazione. Con i soldi spesi per l’acquisto delle pettorine (più di 800€) sarebbero riusciti a sterilizzarle parecchi esemplari, così facendo invece il prossimo anno la situazione sarà la medesima. Questa risulta essere una delle solite scuse per riaprire la caccia a “qualcosa” ANCHE ALL'INTERNO DEL PARCO SILE CHE E' UN’ AREA PROTETTA!!, per lo più fuori stagione!!!
Oramai non abbiamo più suolo, stiamo arrecando continui danni all’ambiente rovinando ogni centimetro di terra che ci circonda.
Entro il 2013 verrà presentato la Parlamento Europeo un Piano progammatico sulla tutela della Biodiversità che ponga come necessità primaria l’arresto del deterioramento degli habitat che portano alla morte innumerevoli specie di animali.
Il patrimonio naturale rappresenta per tutti noi un importantissimo capitale ecologico per il benessere dell’umanità che va tutelato.

Munitevi di giubbino catarifrangente, pila e girate nei parchi dove queste ignobili persone con pettorina e armi alla mano uccideranno uno ad uno questi poveri animali che non hanno nessuna colpa se non quella di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Girate sempre in gruppetti di 3/4 persone, mai da soli, pronti con cellulari carichi e numeri di emergenza...il cittadino singolo deve muoversi...
Non sappiamo quando e dove di preciso, presumibilmente alla sera...saranno in pericolo anche molti animali domestici che avranno la sola colpa di passare sfortunatamento nel luogo sbagliato in quel momento.

In data 5 aprile si è tenuta a Treviso una conferenza sulle nutrie organizzata dall'onorevole Andrea Zanoni (deputato al Parlamento Europeo, membro della commissione ENVI, presidente della LAC e di Paeseambiente).
I relatori della serata, oltre all'onorevole Andrea Zanoni, sono stati Massimo Vitturi, Responsabile Nazionale Caccia e Fauna della Lav, Samuele Venturini, Biologo e Castorologo, Michele Pegorer, naturalista e responsabile dell’Oasi Lipu di Ca’ Roman, Andriano Fragano dell’associazione Campagne per gli Animali e Paolo Pizzati del Coordinamento Protezionista Veneto. Invitati anche il Vicesindaco Giancarlo Gentilini e l'Assessore alla Caccia Mirco Lorenzon, che però hanno declinato l'invito poichè impegnati in altre attività....o forse perchè non in grado di sostenere un equo confronto?
La presenza alla conferenza di queste figure poliedriche ha dato una visione a 360° di questo fenomeno che erroneamente chiamiamo problema. Vogliamo riportarvi quelli che sono i punti cardine del biologo, castorologo e geozologo Samuele Venturini che ci tiene a precisare alcune cose in merito al alcuni articoli usciti in questi giorni:
1) le nutrie, come gli altri animali, non si riproducono esponenzialmente ma seguono esclusivamente il limite della capacità portante dell'ambiente. Sono nozioni base di ecologia che capisco non tutti possono avere ma proprio per questo non devono essere divulgate noziono surreali e che non corrispondono alla realtà.
2) le nutrie non patoriscono 30 cucciolo all'anno, è matematicamente impossibile. Una nutria adulta può partorire mediamente 4-8 cuccioli all'anno (circa 4 cuccioli per parto mediamente 2 volte all'anno). Occorre tenere conto infatti che le nutrie sono animali che si autoregolano, sono in grado di abortire e assorbire i feti in base alle risorse trofiche presenti nell'ambiente. Le femmine primipare abortiscono spesso mentre il freddo è il loro peggiore nemico. Anche la mortalità infantile è alta. I cuccioli poi sono predati da molti nostri animali. Gli esemplari di 2-3 anni iniziano a diminuire la fertilità e quindi la capacità riproduttiva.
3) secondo analisi di Istituti Zooprofilattici, in Italia la nutria non rappresenta nessun pericolo igienico-sanitario. Inoltre la stabilità idraulica è compromessa solo dalla scarsa manutenzione dell'uomo sulle proprie infrastrutture. Le nutrie (i gamberi della Louisiana, le volpi, i tassi, ecc.) sono solo una conseguenza della cattiva gestione dei fondi e dei finanziamenti. Vorrei utilizzare una metafora: se io vedo che ho le gomme liscie e continuo a guidare e facile che mi possa accadere un incidente. Quando ciò avverrà (e accadrà) non darò certo la colpa al gommista o alla strada. La responsabilità è mia perchè non ho curato il moi mezzo e non ho fatto corretta manutenzione, oltretutto sono responsabile per questo anche dell'incolumità degli altri. La stessa cosa vale per chi gestisce i fondi nei confronti della fauna selvatica. Quest'ultima è sempre vissuta e sempre vivrà con l'uomo ma prima c'era più rispetto per l'ambiente, oggi invece si è troppo superificiali e si guardano solo determinati interessi.
4) queste notizie sanno mlto di terrorismo psico-mediatico, si tratta di cattiva informazione. Per cui, per favore, prima di pubblicare certe inesattezze da persone che non conoscono l'argomento, abbiate l'accortezza di chiedere a chi questi argomenti li studia senza avere interessi in serbo.
5) è stato dimostrato anche scientificamente che gli abbattimenti sono inutili, dispendiosi, anti-etici, anti-ecologici e non risolvono affatto il problema ma anzi lo amplificano. Infatti la pressione venatoria e il disturbo causato dall'uomo con i piani di contenimento senza criterio (e non rispettosi della legge nazionale 157/92) provocano un aumento del numero di nati per parto e un incremento del tasso di immigrazione oltre che un aumento della lunghezza delle tane. Quindi come spesso accade sono sempre le cattive scelte operate dall'uomo a provocare forti e gravi impatti ambientali. I metodi ecologici, funzionali ed efficaci esistono. Per amore della natura, della ricerca (quella vera) e per onestà intellettuale e verso i cittadini. Occorre solo la volontà di applicarli.

La forza per combattere l'ignoranza è nelle mani dei singoli, per cui la cittadinanza deve rimanere unita perchè non si sente rappresentata dalla decisione di questi rappresentanti comunali.
Facciamo sentire la nostra voce più forte che mai.
Oipa Treviso (organizzazione internazionale protezione animali) e Samuele Venturini.


Ecco la mail della provincia alla quale inviare le vostre proteste:
Recapiti - Informazioni
Via Cal di Breda 116 - 31100 Treviso
Telefono: (+39) 0422 656-240
Fax: (+39) 0422 656-178

urp@provincia.treviso.it, presidente@provincia.treviso.it, asscacciapesca@provincia.treviso.it, assterritorio@provincia.treviso.it, gruppiconsiliari@provincia.treviso.it, direttoregenerale@provincia.treviso.it, redazioneweb@gazzettino.it, treviso@gazzettino.it, lettere@tribunatreviso.it, provincia@tribunatreviso.it, redazione@oggitreviso.it, info@marcaaperta.it
oppure, col “;”
come separatore:
urp@provincia.treviso.it; presidente@provincia.treviso.it; asscacciapesca@provincia.treviso.it; assterritorio@provincia.treviso.it; gruppiconsiliari@provincia.treviso.it; direttoregenerale@provincia.treviso.it; redazioneweb@gazzettino.it; treviso@gazzettino.it; lettere@tribunatreviso.it; provincia@tribunatreviso.it; redazione@oggitreviso.it; info@marcaaperta.it

DIVULGATE GRAZIE!!!!!!!

Link Facebook Event
Info:


https://www.facebook.com/AAENutrie?fref=ts
https://www.facebook.com/Willy.castorino
http://it.paperblog.com/e-dimostrato-la-nutria-non-arreca-danni-all-agricoltura-9260/

Cucciolo di castorino che mangia erba comune in piena campagna. Dimostrazione di come le nutrie non arrecano danni all'agricoltura. http://nutria-myocastor.blogspot.com

Altro Link: all4animals - video - milano: il biologo che convive con Willi la nutria Samuele Venturini

Grazie ad OIPA Treviso ed a Samuele Venturini per le preziose informazioni!

Siena – Le volpi (in tana) sono salve | GeaPress

GEAPRESS – La Giunta provinciale di Siena, ribadita la legittimità del proprio operato, ha deliberato questa mattina di sospendere i contenimenti alla volpe con la modalità “alla tana”, per cui aveva disposto una moratoria di un mese lo scorso 26 marzo. Una scelta funzionale, ha sostenuto nel suo comunicato la Provincia,  a togliere ossigeno a estremismi e contrapposizioni che rischiano di minare alla radice il metodo di confronto democratico fra le diverse istanze e sensibilità in campo e a riportare l’attenzione sulla gestione della fauna selvatica a 360 gradi.
La decisione è maturata dopo (continua a leggere QUI!)

Aggiornamento: http://www.geapress.org/brevi/siena-caccia-alla-volpe-in-tana-lac-e-lav-si-dissociano-dalla-protesta-in-consiglio-provinciale/44135
Precedenti: 
http://artecologianimali.blogspot.it/2013/04/9-petizioni-petitions-aiutiamo-le-volpi.html
http://artecologianimali.blogspot.it/2013/03/i-cacciatori-uccidono-i-bambini-neonati.html
http://artecologianimali.blogspot.it/2013/03/presidio-contro-luccisione-delle-volpi.html



La fiera degli uccelli di Arzignano (VI) - Video di "Animalisti FVG"

Arzignano, paese in provincia di Vicenza, è la cornice di questa fiera giunta alla sua 32° edizione. La fiera ha luogo in un'estesa area verde che ospita, oltre alla classica gara canora, esposizioni di uccelli da richiamo, gabbia e voliera, spettacoli di falconeria, una mostra di animali da cortile e stand legati al mondo venatorio.
Gli organizzatori non si fanno mancare proprio niente, scomodando anche i cavalli e proponendo ai più piccoli il "battesimo della sella".
Il tutto avviene- ironia della sorte- il 25 aprile di ogni anno: giorno della liberazione, ma non per le centinaia di animali prigionieri di questa manifestazione. Quest'anno, per la prima volta, il Parco dello Sport (ove ha luogo la fiera) è stato anche lo scenario della manifestazione di protesta degli animalisti. Vi hanno preso parte numerose Associazioni e oltre settanta attivisti provenienti sia dal Veneto che dal Friuli Venezia Giulia; un numero, questo, destinato a crescere negli anni, al pari dell'indignazione verso tutte le tradizioni che prevedono sfruttamento, reclusione e sofferenza degli animali. 

Non comprate animali! Farete solo gli interessi dei loro carcerieri che riproporranno ancora la vendita di altri animali! 

Gabbie Vuote! 
Liberi Tutti!

domenica 28 aprile 2013

Ci sarà la pace...

Jane Goodall With Chimp - Photograph by Michael Nichol - 33x25
"Ci sarà la pace, ma alla fine di un tunnel lungo e oscuro. E dobbiamo lavorare sempre di più per salvare ciò che è bello e selvaggio, cosicché quando la pace arriverà saremo pronti".
In fin dei conti basterebbe che ognuno di noi lasciasse una sola piccolissima traccia e il mondo cambierebbe in una sola notte.


Liberi Tutti!

Togli la Terra ai Cacciatori - Il diritto di obiezione di coscienza venatoria: fuori la caccia dal mio terreno!

Un solo obiettivo, però concreto, realistico e raggiungibile anche in breve tempo. Poiché l’appello diretto ai cacciatori affinchè rinuncino a cacciare è probabilmente velleitario e sicuramente ininfluente, la LAC ha deciso di togliere il terreno sotto i piedi dei cacciatori. Ha scelto quindi di rivolgersi direttamente ai proprietari dei terreni, i quali per la bizzarria (eufemismo) della legge italiana non sono padroni in casa propria. 
Un cacciatore può infatti entrare armato in qualsiasi terreno privato, (Continua a leggere QUI!)

Fonte: Togli la Terra ai Cacciatori


Importantissimo pronunciamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) in materia di caccia e proprietà privata.
La sentenza CEDU, Grande Camera, 26 giugno 2012, Hermann vs. Germania ha introdotto una sorta di diritto all’obiezione di coscienza venatoria in favore del proprietario dei terreni che non intenda consentirvi l’esercizio della caccia.
Infatti, il proprietario di un fondo rustico non è obbligato a tollerare che altri vi pratichino la caccia, se in contrasto con le proprie convinzioni personali e morali.
Essendo l’attività venatoria esercitata a fini prevalentemente ludici, una legislazione nazionale non può impedire al proprietario di negare l’accesso al proprio fondo quando la caccia è vista da chi non la pratica come una ingerenza sproporzionata di terzi nella propria sfera privata. (Continua a leggere QUI!)



Bhutan, il piccolo regno della felicità

Haa Valley, Bhutan, Douglas J. McLaughlin, September 6, 2006
Il Bhutan, minuscolo Paese asiatico sull’Himalaya, figura fra le dieci nazioni mondiali “più felici”, secondo uno studio dell’Università di Leicester, nel Regno Unito. Da queste parti infatti, nonostante le scarsissime risorse, non esiste malnutrizione, non c’è analfabetismo, violenza e criminalità hanno numeri insignificanti, la corruzione pubblica è sconosciuta e il popolo adora il re Jigme Khesar Namgyal Wangchuck,
quinto sovrano in poco più di un secolo di monarchia. Se il tutto sia spontaneo o “gentilmente accompagnato” è da vedere, ma almeno dai dati pare che Shangri-La abbia trovato la sua collocazione terrena.E non è uno scherzo: nel Bhutan la felicità è tenuta in seria considerazione, tanto che il Paese è l’unico al mondo ad avere un indice che si chiama “felicità interna lorda” – lo chiameremo Fil. Qui lo Stato, anziché fornire servizi materiali, cerca di dare le basi affinché ognuno si concentri nella personale ricerca della felicità tramite gli insegnamenti buddisti. Mahayana per la precisione. Il concetto di Fil si basa su quattro punti: la preservazione delle tradizioni nazionali, dell’ambiente, la crescita economica e il buon governo. Questa politica, inaugurata dal quarto re nel 1972, parte anche dal presupposto che il tentativo di far crescere il Pil, cioè il prodotto interno lordo, basato su valori materiali, danneggia la qualità della vita della popolazione. E grazie a questa filosofia, pare che in Bhutan si possa vivere felici con un salario medio di cento dollari americani. Il piccolo regno (grande più o meno come Lombardia e Piemonte messi insieme ndr) ha oltre il 72% della superficie coperto da foreste, 34 fiumi pulitissimi e una biodiversità da far paura. Quindi almeno la preservazione dell’ambiente funziona. (continua a leggere QUI!)


Fonte: http://iterveda.com/wp/?p=822

Altre Informazioni: 
http://it.wikipedia.org/wiki/Bhutan
http://www.viaggibhutan.it/






The latest news and resources on our animal protection work in Bhutan.

VITTIME DELLA SPERIMENTAZIONE - Una investigazione di Animal Equality


25aprile2013










Philip Morris e British American Tobacco torturatori di animali by "Yesmoke"

C'è chi tortura gli uomini, e c'è chi lo fa con gli animali. E sono in pochi a protestare. Il consumatore che versa il suo obolo acquistando un prodotto dei due big del mercato, Philip Morris e British American Tobacco, non sa che l'«efficacia» degli additivi che sta inalando con il fumo di sigaretta, per diretta ammissione di queste aziende, è stata testata su animali vivi, che dopo sono morti o sono stati soppressi.
Philip Morris e BAT lo ammettono ufficialmente di essere torturatori di animali. Basta dare un'occhiata ai loro siti internet per trovare tutto nero su bianco: la prima fa i test sugli animali nei suoi laboratori, ma cercando di «ridurre dolore e sofferenza al minimo», mentre la seconda spiega che la loro azienda non fa il lavoro sporco, ma lo appalta a società specializzate. (Continua a leggere QUI!)


G.B.: Se c'è conflitto di interessi, ben venga in questo ambito! Tutte le multinazionali hanno a cuore solo il profitto: devono smetterla di usare il loro potere (i soldi) a scapito di tutti gli animali.
Liberi Tutti!

A che punto siamo nella lotta contro la vivisezione? di Marco Mamone Capria

Le cose vanno sempre peggio, il numero degli animali sacrificati in questa pratica crudele e ingannevole aumenta (nonostante i trucchi impiegati per nasconderlo), e le associazioni fanno poco o nulla di valido per contrastarla; anzi, alcune di esse – le più “importanti” – hanno annacquato gli ideali da cui avevano preso le mosse, preferendo occuparsi genericamente di “diritti degli animali” e cessando di riconoscere la specificità e gravità del problema vivisezione.

La presa di posizione di Ruesch avrebbe dovuto stimolare un dibattito nel mondo dell’animalismo, se non altro per l’autorevolezza del personaggio. Ma ciò non è avvenuto. In particolare né Ruesch né io abbiamo ricevuto alcun invito da parte delle principali associazioni a discutere il libro. Non solo. Quando il 15 marzo di quest’anno sono stato a Roma, presso la libreria Bibli, a Trastevere, per presentare la Medicina smascherata insieme a un altro volume di Editori Riuniti – e, sia detto per inciso, erano con me il presidente dell’Ordine Nazionale Biologi e due docenti universitari – ebbene, il pubblico era scarsissimo e non c’era nessuno delle associazioni suddette. Ovviamente si potrebbe pensare a un difetto organizzativo, o dell’editore o della libreria, anche se l’editore è molto noto e ha sede a Roma, e la libreria Bibli ha una sala conferenze ed è specializzata appunto in presentazioni di libri. Ma i conti non tornano neanche se si considerano le recensioni che il libro ha avuto: poche e poco approfondite. Uguale sorte è toccata alla Figlia dell’Imperatrice, del 2006, che si può considerare il testamento letterario di Ruesch.

A me queste esperienze hanno un po’ ricordato quelle che Ruesch aveva vissuto quando, con Imperatrice nuda ancora fresca di stampa, aveva dovuto constatare l’ostilità della principale associazione antivivisezionista italiana del tempo, la UAI. Il minimo che se ne può concludere è che nemmeno oggi il discorso di Ruesch riesce a farsi strada agevolmente, neanche come termine di confronto critico, nell’associazionismo animalista.

Questo fatto è preoccupante. Il contributo di Hans Ruesch è stato così importante, e il suo impegno così intenso, prolungato e sincero, che un movimento che cessa di dialogare con una figura del genere è un movimento che ha perduto sé stesso. Purtroppo i fatti confermano questo giudizio. Parlerò di due episodi che secondo me mettono bene in evidenza l’attuale clima rinunciatario e pavido che avvolge buona parte del movimento animalista.

* * *

Il 22 ottobre del 2004 si è verificato un evento storico per l’antivivisezionismo militante: la sola vera trasmissione di inchiesta che abbiamo avuto in Italia negli ultimi dieci anni, Report di Milena Gabanelli, ha dedicato in prima serata, sul terzo canale della RAI, una lunga puntata alla vivisezione. Nonostante esistano altri filmati, dal lontano Hidden Crimes di Javier Burgos all’ultimo Bad Medicine della BAVA, uscito proprio quest’anno, che illustrano in maniera chiara e convincente la posizione antivivisezionista, la puntata “Uomini e topi” di Report (tuttora accessibile su internet, sia come video che in trascrizione) rimarrà probabilmente insuperata per la sua capacità di offrire agli spettatori un quadro realistico del dibattito tra avversari e sostenitori della vivisezione. In tale dibattito questi ultimi appaiono, in varia misura, per quello che sono: confusionari, falsari, ipocriti, cinici. E ridicoli: sembra impossibile far ridere su un tema così rivoltante come la vivisezione, ma gli abilissimi inviati di Report, in certi momenti, ci sono riusciti. Non voglio farmi sfuggire l’occasione di rivelare un fatto poco noto: fu l’incontro tra Beppe Grillo e Hans Ruesch, combinato da una mia ex studentessa che collaborò per qualche settimana con Ruesch a Lugano, che indusse Grillo a suggerire il tema a Milena Gabanelli, e indusse questa valente giornalista a far visita a Ruesch e poi a mettersi in contatto con me per discutere del progetto preliminare della puntata. Di quell’incontro Grillo si ricorderà quando nel messaggio “La vivisezione è inutile”, del 31 gennaio 2006, scriverà:

Ho incontrato a Lugano Hans Ruesch, un novantenne giovanissimo, fondatore del movimento antivivisezionista e autore del libro: “Imperatrice Nuda”. Lo saluto con affetto dal blog.

Ora, la ragione per cui sto citando la puntata di Report – di cui consiglio vivamente la visione a tutti coloro che vogliono capire chi sono e come agiscono i nostri avversari – è che in essa, tra le altre cose, vengono presentate le prove di reati commessi da alcuni vivisettori: reati ai sensi della normativa attualmente in vigore, cioè del D.Lgs 116 del 1992. I casi più sfacciati sono quelli del professor Aurelio Picciocchi, e del dottor Rodolfo Lorenzini. Picciocchi all’ospedale Gemelli di Roma faceva esperimenti didattici su maiali anche se li avrebbe potuti benissimo evitare, come dimostrato dalla testimonianza che altrove c’erano docenti che nella didattica chirurgica usavano sistemi inanimati al posto di animali vivi. Lorenzini, responsabile dello stabulario dell’Istituto Superiore di Sanità, arrivava a far finta, sotto la cinepresa, di non riuscire a leggere frasi da lui stesso scritte su casi di automutilazione verificatisi tra le scimmie dell’Istituto, e a proposito delle condizioni in cui queste erano tenute veniva smentito da due veterinari dell’ISS, uno dei quali affermava a chiare lettere: «Gli animali vengono tenuti in gabbie non adeguate alle dimensioni degli animali stessi».

Ora, che cosa avrebbero dovuto fare le associazioni animaliste di fronte a queste documentate accuse? La risposta è ovvia: avrebbero dovuto denunciare o almeno presentare un esposto contro i suddetti signori, e dare la massima pubblicità all’iniziativa. Non ci sarebbe stato da faticare, visto che, come ho detto, le evidenze erano servite su un piatto d’argento e in maniera inconfutabile dalla puntata di Report.

Ebbene: sono state fatte queste denunce o esposti? No. E non certo perché non ci siano state sollecitazioni in tal senso. La LAV – Lega Anti Vivisezione – non mosse un dito, benché, come so per conoscenza diretta, ci fossero testimoni pronti a sostenerla nella sua eventuale azione. Un’altra associazione romana, certo non potente come la LAV, a cui avevo consigliato io stesso all’indomani della trasmissione di denunciare immediatamente Picciocchi, mi rispose, testualmente: “E perché non lo fai tu?”. In breve, negli anni successivi Report non ha mai potuto dedicare alla puntata “Uomini e topi” un numero della sua rubrica “Com’è andata a finire”. In effetti non è “finita” in alcun modo. Con grande delusione dei redattori che avevano lavorato alla puntata, l’ampia documentazione fornita non ha provocato a livello di associazioni nessuna denuncia, o protesta di intensità e durata adeguate, contro le persone e i comportamenti descritti.

Alcune associazioni animaliste dichiarano nei loro siti che, pur di «salvare animali» (frase magica che può significare tutto e niente), sono pronte a usare «ogni mezzo necessario» (altra frase magica dello stesso tipo).
Altre sono più moderate, ma hanno avvocati di fiducia, se non uffici legali, la cui funzione dovrebbe essere appunto di dar seguito alle segnalazioni di abusi. Quando però si vede, come nel caso di Report, che tutte queste associazioni evitano accuratamente di vigilare e battersi in forme efficaci per la corretta applicazione delle normative vigenti, allora ci si rende conto dell’enorme divario esistente tra la retorica e la prassi dell’animalismo.
E anche del fatto che la presentazione di nuove proposte di legge può facilmente ridursi a una delle forme di questa retorica.

Leggere l'intero articolo al link: http://www.hansruesch.net/articoli/mamone_intervento_milano.htm

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La straordinaria trasmissione di inchiesta di Rai3 coordinata da Milena Gabanelli, presentò una pietra miliare sulla vivisezione da un punto di vista giornalistico. Dal minuto 10.30 della puntata del 22/10/2004 - UOMINI E TOPI -http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-ca58642d-40f8-4ca5-8f78-243b5c2be9ce.html


A proposito di “Uomini e topi”: una diffida (con replica)
http://hansruesch.net/articoli/lorenzini.html
(a cura di Marco Mamone Capria)

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LA MEDICINA SMASCHERATA di Hans Ruesch a cura di Marco Mamone Capria:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=4164471722835&set=a.1014891025286.2703.1615399369&type=3&src=http%3A%2F%2Fsphotos-c.ak.fbcdn.net%2Fhphotos-ak-ash4%2F423826_4164471722835_1540959402_n.jpg&size=406%2C588

sabato 27 aprile 2013

Einstein on Buddhism

"Il buddismo ha le caratteristiche di quello che ci si aspetterebbe da una religione cosmica in futuro: Trascende un Dio personale, evita dogmi e teologia, copre sia il naturale sia lo spirituale, e si basa su un senso religioso che aspira dall'esperienza di tutte le cose, naturali e spirituali, come una unità significativa."


"Se c'è una religione che fa fronte alle moderne esigenze scientifiche è il Buddismo."

"Un essere umano è parte del tutto, da noi chiamato 'universo', una parte limitata nel tempo e nello spazio. Egli sperimenta se stesso, i suoi pensieri e sentimenti come qualcosa di separato dal resto - una specie di illusione ottica della sua coscienza. Questa illusione è una specie di prigione per noi, che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per poche persone più vicine a noi. Il nostro compito deve essere quello di liberarci da questa prigione, ampliando la nostra cerchia di compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza. Nessuno è in grado di raggiungere questo completamente, ma la lotta per tale realizzazione è, in se stessa, una parte della liberazione e una fondazione per la sicurezza interiore ".

Fonte: Einstein on Buddhism

SendKeep Shell Out of the Arctic! | Save BioGems



COSA C'È IN GIOCO
Proteggere i mari è fondamentale per la sopravvivenza degli orsi polari americani, che già soffrono terribilmente per il cambiamento climatico. Queste importanti acque sono anche l'habitat di molte specie di balene e altri animali marini. Una fuoriuscita di petrolio da una delle piattaforme della Shell sarebbe devastante. Potrebbe ricoprire la costa del Rifugio Artico con uno strato inamovibile di olio tossico per generazioni. E gli orsi polari sporchi di olio non hanno praticamente alcuna possibilità di sopravvivenza.

"L'amministrazione Obama ha incoraggiato i piani della Shell per perforare al largo della costa della Riserva naturale nazionale - il più importante territorio dove vive l'orso polare in Alaska. 
Secondo le stime del governo (degli USA), c'è un pericolo molto reale di almeno una fuoriuscita di petrolio se la Shell va avanti con la produzione su larga scala. 
Ancora peggio, l'industria petrolifera non ha un metodo collaudato per la pulizia delle acque dell'Artico in caso di fuoriuscita di idrocarburi. 
Quindi, il bilancio delle vittime intrise di olio ed avvelenate da esso, orsi polari, balene e foche, sarebbe inimmaginabile."
Robert F. Kennedy, Jr., NRDC anziano avvocato
Take Action HERE!


Brasile: ritrovato documento sul genocidio dei nativi

Dopo essere andato "distrutto" in un misterioso incendio 45 anni fa, è tornato inaspettatamente alla luce un rapporto scioccante che descrive dettagliatamente le orribili atrocità perpetrate contro gli indigeni del Brasile tra gli anni `40 e `60 del secolo scorso.Il rapporto fu commissionato nel 1967 dal Ministro dell`Interno brasiliano. Le rivelazioni dei crimini commessi contro le popolazioni indigene del Brasile dai potenti latifondisti e dal Servizio governativo per la Protezione dell`Indio (SPI) provocarono sdegno in tutto il mondo e portarono, due anni dopo, alla nascita dell`organizzazione per i diritti dei popoli indigeni Survival International. (Continua a leggere QUI!)

Fonte: Brasile: ritrovato documento sul genocidio dei nativi

venerdì 26 aprile 2013

ADESIVO E LOGO UFFICIALE PER LA CAMPAGNA "STOP ODP (olio di palma)" by Earth Riot

Questa immagine è stata ideata per sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica e per dare maggiore risalto alla petizione promossa Da Earth Riot.
Potete utilizzare l'immagine per far stampare degli adesivi in formato A7 da applicare ovunque sia in corso una raccolta firme, o furoi dal vostro negozio, sulla vostra macchina e ovunque crediate possa essere utile.

Logo della campagna comodamente scaricabile accedendo a questo link: http://img194.imageshack.us/img194/9735/adesivooliodipalma.jpg

La prossima settimana per l'abolizione dell'olio di palma di terrà dal 21 al 28 aprile, all'interno dell'iniziativa "7 Giorni per la Terra" http://www.facebook.com/events/426109507473637/

Utilizzeremo questa immagine anche per aggiornare e informare tutti quanti sui vari punti di raccolta firme che ogni persone può liberamente organizzare (modulo scaricabile a questo link http://img19.imageshack.us/img19/865/petizioneoliodipalma.png da stampare su carta riciclata, diamo il buon esempio)

PUNTI DI RACCOLTA FIRME:
-PUGLIA: Bari, raccolta firme in corso presso l'Ambulatorio Veterinario Marivet, via E.Toti 174 a Mola di Bari (BA), chiunque abbia piacere di firmare può recarsi li, chiedete di Marilisa Picca;
- LIGURIA: Genova, raccolta firme in corso presso Equipe Marina, parrucchiera, in via B. Parodi 101, Ponte della Ferriera, Ceranesi (Genova).
Raccolta firme nel centro di Genova presso 71 Music Shop in Via di Fossatello 29 r 16124, nel centro storico della città.
- EMILIA ROMAGNA: BOLOGNA (punti di raccolta permanenti): Bar Kawa via san felice 28/a - Ottica Gervasi via farini 35/c - Negozio Altrotipo, Via Rivareno 76 B
BOLOGNA: domenica 21, sabato 27 e domenica 28 aprile raccolta firme in via mascarella 26, nell'ambito dell'iniziativa "7giorni per la terra - Bologna"http://www.facebook.com/events/127740710748214/
LA SPIEGAZIONE DELLA PETIZIONE
"Chiediamo il divieto di importazione e di produzione di olio di palma (presente ormai in molti prodotti alimentari, cosmetici e per la produzione di carburanti) nei Paesi dell'Unione Europea, in quanto è causa di gravi deforestazioni soprattutto in Indonesia e Malesia con conseguenze sull'intero ecosistema, sulla vita delle popolazioni di tali zone e degli animali in generale a costante rischio di estinzione che abitano queste foreste, e per preservare la salute di noi tutti, messa a rischio da questa sostanza dannosa, spesso neanche segnalata sull'etichetta dei prodotti."


Post correlato: Mail bombing contro l'uso di olio di palma nei cibi
Link Facebook Event
Link StopOdp EarthRiot

Jimi is alive!


giovedì 25 aprile 2013

Siena, dietrofront defintiivo sulla caccia alla volpe - Firenze - Repubblica.it

Le associazioni animaliste: "Una vittoria bellissima". La decisione della giunta provinciale che già lo scorso 26 marzo aveva sospeso la modalità alla tana. 


Caccia alla volpe in tana, la giunta provinciale di Siena ha sospeso i "contemimenti" definitivamente.  Già lo scorso 26 marzo la Giunta si era espressa disponendo una moratoria di un mese per quanto riguardo la modalità alla tana". "Una vittoria bellissima, limpida e netta che dedichiamo a tutti i cucciolotti di volpe che potranno continuare a dormire sonni tranquilli nelle loro tane". Così la Lav ha commentato la decisione
"Ora la Provincia continui in questo percorso di 'responsabilità istituzionale - commenta Massimo Vitturi, responsabile nazionale del settore caccia e fauna selvatica di Lav - prendendo semplicemente atto che uccidere le volpi è un'azione insensata, oltre che crudele, che risponde solamente alle logiche del mondo venatorio". (Continua a leggere QUI!)


Articoli correlati: 

Sagra del Seitan 2013 by "Progetto Vivere Vegan Onlus"

Decima edizione del festival vegan dedicato agli altri animali:
La Sagra del Seitan
 – www.sagradelseitan.it
Firenze, 18 e 19 maggio 2013
Sagra del Seitan: 
per la sua decima edizione il festival vegan sceglie la città di Firenze.

Sabato 18 e domenica 19 maggio, presso l’area verde ObiHall, lungarno Aldo Moro.

Stand di prodotti e associazioni, conferenze, musica dal vivo, ristorante e bar nell’evento organizzato dall’associazione Progetto Vivere Vegan Onlus, per far conoscere e diffondere la filosofia vegan, contro la schiavitù di tutti gli animali.
Dal pomeriggio di sabato 18 a tutta la giornata di domenica 19 maggio l’associazione Progetto Vivere Vegan Onlus (Continua a leggere QUI!)

Big Sur by LouieSchwartzberg